Centro sportivo, in 27 senza paga
Penne, la Cgil chiede al Comune interventi immediati. Oggi si decide sul nuovo bando per la gestione
PENNE. Affidamento diretto o un nuovo bando per la gestione? Ruota attorno a questi due interrogativi il futuro prossimo del centro sportivo comunale di contrada Campetto. Ieri, dopo aver ripreso venerdì scorso pieno possesso delle cinque strutture sportive comunali, la giunta del sindaco Rocco D’alfonso, insieme al consigliere con delega allo sport Giancarlo Malachi si è riunita per discutere come rimettere in moto l’imponente cittadella dello sport comunale, ormai ferma dallo scorso 29 agosto. Tre le possibilità prese in esame: concedere ad una società un affidamento temporaneo e preparare con tranquillità una nuova gara d’appalto; preparare subito un nuovo bando; una terza ipotesi, avanzata dal vicesindaco Luigi D’Angelo, rappresentante dell’Idv, è quella di mettere in vendita l’intero complesso sportivo comunale che, in questi anni, non ha sicuramente rappresentato una fonte di guadagno per le casse comunali. Quest’ultima ipotesi, tuttavia, sembra quella meno praticabile, anche per i tempi presumibilmente molto lunghi che comporterebbe. Una decisione non è stata ancora presa e oggi, alle 19.30, la giunta tornerà a riunirsi per discutere del futuro del complesso sportivo. «Vanno approfonditi e verificati alcuni documenti relativi al precedente bando», ha fatto sapere Malachi. Nel frattempo tutte e cinque le strutture sportive comunali – il palazzetto dello sport, il palatenda, la piscina coperta, la piscina all’aperto, lo stadio e la pista ciclabile – rimarranno ferme, inutilizzabili. Tantissimi utenti, così come le associazioni che usufruivano del centro sportivo, sono stati costretti a spostarsi altrove o addirittura a bloccare le proprie attività.
Sulla fase di stallo del complesso sportivo pennese è intervenuta anche la Filcams Cgil di Pescara per sottolineare come le carenze amministrative e nella gestione degli impianti, oltre ad arrecare un grave danno ai tanti sportivi del comprensorio vestino, abbiano influito negativamente anche sul futuro dei 7 dipendenti e 20 collaboratori che lavorano a vario titolo nel centro sportivo, oggi inattivi e senza stipendio da ben nove mesi. La Cgil ha inoltre chiesto al sindaco di aprire con la massima urgenza un tavolo di confronto per capire in che modo, e attraverso quali strumenti, si possano garantire tutti i posti di lavoro e stabilire i tempi e le modalità di pagamento degli stipendi arretrati. «Riteniamo che la situazione della cittadella dello sport di Penne debba essere affrontata urgentemente» si legge in una nota della Filcams Cgil. «E’ necessario che la piscina riapra prima possibile, che i lavoratori possano tornare al proprio posto e che la struttura venga restituita alla cittadinanza». La società sportiva del Penne Calcio, intanto, ha presentato all'amministrazione D'Alfonso un piano di rientro per il pagamento dei canoni arretrati d'utilizzo del vecchio stadio comunale Fernando Colangelo. «I fondi saranno utilizzati per ridare l'agibilità e migliorare quanto più possibile la struttura», ha chiarito Malachi.
Francesco Bellante
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