Centro sportivo, ricorso alla Corte dei conti
Iniziativa del Pdl pennese: «Perché il Comune non ha mai chiesto alla Cpl la gestione diretta?»
PENNE. La gestione amministrativa del centro sportivo comunale di contrada Campetto, chiuso ormai da circa tre mesi e tornato dallo scorso 9 novembre in possesso del Comune, è stata posta all'attenzione della procura della Corte dei Conti da parte del Pdl pennese. «Ai giudici contabili abbiamo chiesto una verifica amministrativa su alcuni passaggi chiave del contratto di gestione tra l’ente comunale e la Cpl Concordia di Modena», hanno sottolineato i coordinatori cittadini del Pdl di Penne, Antonio Baldacchini e Camillo Savini. I leader del Popolo delle libertà di Penne, in particolare, vorrebbero avere lumi sui motivi che, in questi anni, hanno spinto il Comune di Penne a non pretendere mai dalla Cpl la gestione diretta degli impianti sportivi e, soprattutto, ad avallare forme come la sub-concessione ad associazioni locali e cooperative. «Evidentemente», aggiungono Baldacchini e Savini», l’obiettivo è stato quello di aggirare il contratto posto in essere dalle parti che non prevedeva il subappalto». Nell’esposto alla Corte dei Conti, il Pdl pennese ha passato al setaccio anche i bilanci della gestione amministrativa degli impianti sportivi. «In base a quale criterio contabile il corrispettivo del contratto, siglato nel 2003, è stato fissato a un euro e soprattutto quali iniziative sono state assunte dagli amministratori in tema di controllo e vigilanza sull’esecuzione del contratto di appalto?», si sono chiesti gli esponenti vestini del Popolo delle libertà. Altra anomalia nella gestione amministrativa degli impianti sportivi di contrada Campetto, sempre secondo Baldacchini e Savini, è il fatto che in questi anni il soggetto fiscale è stato il sub concessionario e non invece l’appaltatore Cpl. «Tutte queste anomalie», hanno concluso, «che certamente hanno sollevato dubbi e incertezze nella gestione amministrativa degli impianti sportivi comunali, oggi, ancora una volta, testimoniano il fallimento politico del modello amministrativo che il centrosinistra pennese ha attuato negli ultimi 20 anni nella città vestina».(f.bel.)
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