Ceteas, la sfida abruzzese ad Amazon: vendita e distribuzione on line
L’azienda del gruppo Di Cosimo (130 dipendenti) attraverso un portale consegna in tutta Italia prodotti agroalimentari tipici del territorio
PESCARA. La sfida abruzzese ad Amazon passa attraverso un portale di vendita e distribuzione online di prodotti agroalimentari tipici del territorio: vini, arrosticini, formaggi, ma anche scatolame e conserve, ordinabili direttamente da contadini, pescatori, allevatori e piccoli produttori e consegnati in tutto lo Stivale.
Un business figlio dell’emergenza sanitaria, nato nei mesi difficili delle chiusure dei punti vendita fisici con l’obiettivo di saltare i passaggi della filiera distributiva tradizionale e mettere in collegamento il produttore artigiano con il consumatore attraverso un sistema di movimentazione, stoccaggio, vendita e consegna di merci a temperatura controllata.
Il tutto grazie all’esperienza consolidata nel settore della logistica del gruppo Di Cosimo, attivo dal 1980 grazie a un’intuizione del fondatore, il visionario Antonio Di Cosimo, che oggi porta avanti l’azienda di famiglia assieme ai due figli Matteo e Marco.
È grazie alla collaborazione tra il gruppo Di Cosimo (quarant’anni di attività nel 2020 e circa 130 dipendenti tra la sede centrale di Montesilvano e i depositi di Cappelle sul Tavo, Vasto, Oricola e Ascoli, con un fatturato che nell’anno della pandemia ha sfiorato i 15 milioni di euro) con la società Foodquote, attiva nella vendita online di prodotti alimentari, che è nato il gruppo industriale Gilda «integrato dalla logistica fino alla distribuzione e vendita online di prodotti alimentari», come si legge sul sito internet dell’azienda.
«Stiamo macinando 40-50 adesioni a settimana», sottolinea con una punta di soddisfazione Antonio Di Cosimo, amministratore delegato e fondatore del gruppo, «questo è un momento propizio per la logistica, perché mai come ora ci si è accorti di quanto sia importante questo comparto, i cui costi erano ritenuti un male necessario fino a qualche anno fa».
Per una realtà nata nel 1980 come una piccola officina per la gestione della riparazione di carrelli elevatori con il nome di Ce.te.as. Abruzzo (Centro tecnico assistenza), poi implementatasi con la nascita di Abalog nel 2000 e di altre società negli anni successivi, contribuendo al passaggio dal vecchio sistema di facchinaggio con i furgoni-officina viaggianti che arrivavano direttamente dai clienti a un moderno e tecnologico sistema di logistica integrato (basato su consulenza specializzata, software per il magazzino, carrelli elevatori e macchinari robotizzati), l’emergenza sanitaria ha rappresentato un’opportunità per crescere e migliorarsi.
Ma in che modo si concretizza la sfida del gruppo Di Cosimo ad Amazon? Risponde Antonio Di Cosimo: «In un mondo fortemente globalizzato, la nostra intenzione è mettere al servizio del territorio tutta la nostra competenza quarantennale per tendere una mano ai piccoli artigiani abruzzesi fortemente penalizzati dal Covid, aiutandoli a uscire fuori dal localismo e a fare sistema. In che modo? Continuando a occuparsi di quello che sanno fare meglio, ossia la selezione delle materie prime e la produzione dei prodotti di eccellenza della tradizione, ma affidandosi a noi per la vendita in digitale e per la distribuzione a chilometri di distanza. Il Covid ha fatto comprendere a milioni di persone che senza la logistica si muore. Anche un farmaco, se non distribuito in maniera opportuna, può causare problemi enormi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Un business figlio dell’emergenza sanitaria, nato nei mesi difficili delle chiusure dei punti vendita fisici con l’obiettivo di saltare i passaggi della filiera distributiva tradizionale e mettere in collegamento il produttore artigiano con il consumatore attraverso un sistema di movimentazione, stoccaggio, vendita e consegna di merci a temperatura controllata.
Il tutto grazie all’esperienza consolidata nel settore della logistica del gruppo Di Cosimo, attivo dal 1980 grazie a un’intuizione del fondatore, il visionario Antonio Di Cosimo, che oggi porta avanti l’azienda di famiglia assieme ai due figli Matteo e Marco.
È grazie alla collaborazione tra il gruppo Di Cosimo (quarant’anni di attività nel 2020 e circa 130 dipendenti tra la sede centrale di Montesilvano e i depositi di Cappelle sul Tavo, Vasto, Oricola e Ascoli, con un fatturato che nell’anno della pandemia ha sfiorato i 15 milioni di euro) con la società Foodquote, attiva nella vendita online di prodotti alimentari, che è nato il gruppo industriale Gilda «integrato dalla logistica fino alla distribuzione e vendita online di prodotti alimentari», come si legge sul sito internet dell’azienda.
«Stiamo macinando 40-50 adesioni a settimana», sottolinea con una punta di soddisfazione Antonio Di Cosimo, amministratore delegato e fondatore del gruppo, «questo è un momento propizio per la logistica, perché mai come ora ci si è accorti di quanto sia importante questo comparto, i cui costi erano ritenuti un male necessario fino a qualche anno fa».
Per una realtà nata nel 1980 come una piccola officina per la gestione della riparazione di carrelli elevatori con il nome di Ce.te.as. Abruzzo (Centro tecnico assistenza), poi implementatasi con la nascita di Abalog nel 2000 e di altre società negli anni successivi, contribuendo al passaggio dal vecchio sistema di facchinaggio con i furgoni-officina viaggianti che arrivavano direttamente dai clienti a un moderno e tecnologico sistema di logistica integrato (basato su consulenza specializzata, software per il magazzino, carrelli elevatori e macchinari robotizzati), l’emergenza sanitaria ha rappresentato un’opportunità per crescere e migliorarsi.
Ma in che modo si concretizza la sfida del gruppo Di Cosimo ad Amazon? Risponde Antonio Di Cosimo: «In un mondo fortemente globalizzato, la nostra intenzione è mettere al servizio del territorio tutta la nostra competenza quarantennale per tendere una mano ai piccoli artigiani abruzzesi fortemente penalizzati dal Covid, aiutandoli a uscire fuori dal localismo e a fare sistema. In che modo? Continuando a occuparsi di quello che sanno fare meglio, ossia la selezione delle materie prime e la produzione dei prodotti di eccellenza della tradizione, ma affidandosi a noi per la vendita in digitale e per la distribuzione a chilometri di distanza. Il Covid ha fatto comprendere a milioni di persone che senza la logistica si muore. Anche un farmaco, se non distribuito in maniera opportuna, può causare problemi enormi».
©RIPRODUZIONE RISERVATA