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Chiesa inagibile, la messa si celebra nel museo
ROSCIANO. I cinque consiglieri di opposizione della lista Tre Stelle – Antonio Mezzanotte, Matteo Bonafede, Angiolino Rosini, Claudio Grande e Franca Forcone – denunciano «il pericolo per l'esisten...
ROSCIANO. I cinque consiglieri di opposizione della lista Tre Stelle – Antonio Mezzanotte, Matteo Bonafede, Angiolino Rosini, Claudio Grande e Franca Forcone – denunciano «il pericolo per l'esistenza del museo della popolosa frazione di Villa Badessa» struttrura dedicata alla cultura arbereshe (gli albanesi d’Italia , che sarebbe stata messa a rischio da un uso diverso da quello per cui è nata. «Il Comune», riferiscono i consiglieri, «ha autorizzato la parrocchia a celebrare le funzioni liturgiche all'interno del museo, essendo la chiesa oggetto di un intervento di ristrutturazione. Al fine di reperire spazio, tutto il materiale del museo è stato spostato e depositato parte in un angolo del salone, parte nel locale antibagno,con il rischio che chiunque possa danneggiarlo o sottrarlo». «Già da tempo», precisano i consiglieri,«il Comune ha mostrato di non aver in nessun conto quanto realizzato dalla passata amministrazione per la valorizzazione di Villa Badessa, ma adesso si rischia davvero che anche questo importante luogo sia smantellato e chiuso definitivamente, come accaduto con la biblioteca scolastica, ed a rimetterci sarà l'intera comunità. Ci auguriamo che chi di dovere possa fare tutto il possibile per scongiurare qualsiasi danno ai preziosi oggetti custoditi nel museo». Il museo di Villa Badessa funziona dal 2008, un luogo della tradizione arbereshe Badhesa, che raccoglie pregevoli oggetti risalenti per lo più al XVIII secolo. La struttura, realizzata dalla precedente amministrazione, raccoglie monete, gioielli, costumi, icone che alcuni benefattori, per lo più eminenti studiosi ed appassionati di cultura arbereshe, hanno voluto donare per valorizzare il piccolo centro situato nel Comune di Rosciano. Villa Badessa, infatti, è stata fondata nel 1743 da profughi epiroti e costituisce da quel tempo un centro culturale di straordinaria importanza, nel quale la cultura liturgica bizantina e la lingua arbereshe sono alla base dell'identità dei suoi abitanti. Un nucleo di oltre 500 persone che si raccolgono intorno alla chiesa di Maria Santissima dell'Assunta di rito bizantino grego, che fa capo all'Eparchia di Lungro di Calabria e conserva i rituali della liturgia di San Giovanni Crisostomo, ai quali e' possibile assistere ogni domenica, durante le feste principali e in occasione di battesimi e matrimoni. La chiesa conserva 75 preziosi dipinti su tavole dal XV al XX secolo riconosciute dal ministero dei Beni culturali come opere storico-artistiche di interesse internazionale e tali da costituire l'unica collezione in tutta l'Europa occidentale. (w.te.)
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