Chiulli: ampliare via Marco Polo

Montesilvano, la proposta: un'altra opera nel piano triennale

MONTESILVANO. Introdurre nel piano triennale delle opere pubbliche la riqualificazione e l'ampliamento di via Marco Polo, da via Vestina fino al confine di Pescara. E' la proposta che il capogruppo Pd di Montesilvano, Adriano Chiulli, sottoporrà al consiglio comunale.

«Emendare il bilancio di previsione e il piano triennale delle opere pubbliche con la previsione di un'ulteriore opera pubblica: la riqualificazione e l'ampliamento di via Marco Polo prevedendo una spesa di 500 mila euro che potrebbe essere finanziata attraverso i ribassi d'asta».

E' quello che chiede il consigliere comunale del Partito democratico Adriano Chiulli la cui proposta muove da un esame della viabilità a Montesilvano. «E' un serio problema a cui bisogna dare soluzione con interventi nel breve e nel lungo periodo», dice Chiulli, «per sviluppare la qualità della vita dei cittadini e accrescere il livello di vivibilità di Montesilvano».

Tra le zone della città nelle quali è necessario intervenire, Chiulli precisa che c'è quella «che si estende lungo la via Vestina e nella quale è prevedibile un notevole incremento del traffico dovuto sia all'apertura del nuovo svincolo della Ss 16 che ai futuri insediamenti abitativi e produttivi. In questa zona», continua, «rappresentano opere di importanza strategica quelle messe in campo dall'amministrazione provinciale che prevede di realizzare una serie di interventi di circa 16 milioni di euro e, anche alcune indicate dall'amministrazione comunale sembrano contribuire al miglioramento della viabilità».

Ma per Chiulli è possibile anche creare un'alternativa al traffico di provenienza dalla via Vestina attraverso la riqualificazione di via Marco Polo «che costituirebbe una strada passante per Montesilvano Colle che potrebbe offrire un importante collegamento fino al confine con Pescara».  Intanto lo stesso capogruppo Chiulli insieme al capogruppo di Rifondazione Comunista Cristian Odoardi e a quello di Mvpl, Francesco Maragno, rispondono alle dichiarazioni del capogruppo del Pdl, Luigi Marchegiani.

«Non c'è nessun patto tra maggioranza e minoranza per la stesura della variante al Prg annunciata nei giorni scorsi dalla giunta Cordoma con la delibera di indirizzo presentata in commissione urbanistica», dicono. «La minoranza ha semplicemente partecipato ai lavori della commissione, così come fa quotidianamente in tutte le commissioni, per poter controllare fin dal primo atto di indirizzo quelli che saranno i propositi e le indicazioni della maggioranza di centrodestra».  Inoltre, aggiungono, «la commissione ha rinviato la discussione al prossimo consiglio Comunale».

«L'attiva partecipazione della minoranza ai lavori della commissione urbanistica è stata fraintesa da Marchegiani», dicono i consiglieri Chiulli, Odoardi e Maragno.  «La minoranza è uno strumento di controllo nei confronti della maggioranza soprattutto su un tema così importante e delicato come l'urbanistica. Ci auguriamo che potremmo essere positivamente smentiti dalle proposte della maggioranza ma, fino ad allora, faremo sentire la nostra presenza anche propositiva e daremo battaglia». (cr.pe.)

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