Cimitero, resti umani tra i rifiuti: raccolta di firme contro il gestore
Non si arresta la polemica dopo il sequestro di un terreno in cui è stata trovata una discarica interrata FdI va in piazza: «Stop all’affidamento ai privati». La replica del sindaco Russo: «Petizione populista»
FRANCAVILLA. Non si arresta l’onda lunga delle indagini che hanno portato al sequestro di un terreno adiacente l’area individuata per l’ampliamento della struttura, dove i carabinieri di Francavilla che coordinano le operazioni, unitamente ai colleghi del Nor di Chieti e dei forestali hanno scoperto una vera e propria discarica. Dopo il ritrovamento, tra le altre cose, di un cadavere mummificato, l’opposizione ha già chiesto la risoluzione del contratto con la San Franco Srl, società che gestisce il cimitero di contrada Piane dal 2016 e che vede il suo legale rappresentante, Franco Antonio De Francesco, come indagato per la vicenda.
Il project financing con il quale il Comune ha affidato la gestione dell’impianto ha durata ventennale, ma già in settimana i consiglieri Giovanni Angelucci, Roberto Angelucci e Rocco Cappelletti hanno invocato l’immediata cessazione del contratto. Ed è proprio Cappelletti, sostenuto dal Fratelli d’Italia nella persona del coordinatore cittadino Daniele Cozza, fa sapere di aver organizzato una raccolta firme che dovrebbe iniziare già da domani, sia in zona Sirena che Asterope, da presentare in consiglio comunale per avvalorare la richiesta. «Il circolo cittadino di FdI annuncia il coinvolgimento della cittadinanza con una raccolta firme per la revoca dell’appalto ai privati», spiega una nota arrivata dal partito. «A dispetto della propaganda della precedente amministrazione dal motto “c’è un posto dove l’amore non muore mai”, quella del cimitero è una vicenda inquietante, nel momento in cui si scopre una discarica abusiva degna di un film dell’orrore». E ancora: «Da dove vengono questi resti umani? Com’è potuto accadere? Chi non ha vigilato?», vanno avanti. «La privatizzazione del cimitero fatta dalla passata amministrazione si è rivelata una pessima scelta politica, ricaduta pesantemente sulle spalle dei cittadini, che hanno visto moltiplicare i costi di inumazione, esumazione e gestione del caro defunto». E concludono: «Insistiamo nel chiedere l’immediata risoluzione del rapporto con il gestore e la costituzione di parte civile da parte dell’amministrazione in un futuro e auspicabile processo penale, anche per tutelare l’immagine della città».
Tuttavia, l’amministrazione in questo momento appare intenzionata ad attendere che la magistratura faccia il suo corso: «L’iniziativa di Fratelli d’Italia appare ancora una volta una proposta semplicistica e populista», dice il sindaco Luisa Russo. «Appena ricevuta la prima segnalazione mi sono personalmente e immediatamente occupata della vicenda, presentando denuncia. A prescindere dal profilo penale, trattandosi di fatti gravissimi che riguardano anche l’ambiente e la salute, ho immediatamente dato impulso agli uffici per avviare le opportune contestazioni nei confronti del concessionario e per accertare eventuali inadempimenti contrattuali tali da portare alla risoluzione della convenzione. Non nascondo l’indignazione provata nel sapere che in questa vicenda siano coinvolti anche i nostri cari. Voglio rassicurare tutti sul massimo impegno con cui l’amministrazione segue la vicenda, ma non basta una semplice raccolta di firme per arrivare alla risoluzione del contratto, non potendo l’amministrazione che agire seguendo il corretto iter giuridico procedimentale».
Il project financing con il quale il Comune ha affidato la gestione dell’impianto ha durata ventennale, ma già in settimana i consiglieri Giovanni Angelucci, Roberto Angelucci e Rocco Cappelletti hanno invocato l’immediata cessazione del contratto. Ed è proprio Cappelletti, sostenuto dal Fratelli d’Italia nella persona del coordinatore cittadino Daniele Cozza, fa sapere di aver organizzato una raccolta firme che dovrebbe iniziare già da domani, sia in zona Sirena che Asterope, da presentare in consiglio comunale per avvalorare la richiesta. «Il circolo cittadino di FdI annuncia il coinvolgimento della cittadinanza con una raccolta firme per la revoca dell’appalto ai privati», spiega una nota arrivata dal partito. «A dispetto della propaganda della precedente amministrazione dal motto “c’è un posto dove l’amore non muore mai”, quella del cimitero è una vicenda inquietante, nel momento in cui si scopre una discarica abusiva degna di un film dell’orrore». E ancora: «Da dove vengono questi resti umani? Com’è potuto accadere? Chi non ha vigilato?», vanno avanti. «La privatizzazione del cimitero fatta dalla passata amministrazione si è rivelata una pessima scelta politica, ricaduta pesantemente sulle spalle dei cittadini, che hanno visto moltiplicare i costi di inumazione, esumazione e gestione del caro defunto». E concludono: «Insistiamo nel chiedere l’immediata risoluzione del rapporto con il gestore e la costituzione di parte civile da parte dell’amministrazione in un futuro e auspicabile processo penale, anche per tutelare l’immagine della città».
Tuttavia, l’amministrazione in questo momento appare intenzionata ad attendere che la magistratura faccia il suo corso: «L’iniziativa di Fratelli d’Italia appare ancora una volta una proposta semplicistica e populista», dice il sindaco Luisa Russo. «Appena ricevuta la prima segnalazione mi sono personalmente e immediatamente occupata della vicenda, presentando denuncia. A prescindere dal profilo penale, trattandosi di fatti gravissimi che riguardano anche l’ambiente e la salute, ho immediatamente dato impulso agli uffici per avviare le opportune contestazioni nei confronti del concessionario e per accertare eventuali inadempimenti contrattuali tali da portare alla risoluzione della convenzione. Non nascondo l’indignazione provata nel sapere che in questa vicenda siano coinvolti anche i nostri cari. Voglio rassicurare tutti sul massimo impegno con cui l’amministrazione segue la vicenda, ma non basta una semplice raccolta di firme per arrivare alla risoluzione del contratto, non potendo l’amministrazione che agire seguendo il corretto iter giuridico procedimentale».