Cinque nuovi ospedali in Abruzzo: sul tavolo 371 milioni di euro
Entro l’estate la firma del contratto di programma con il ministero Poi via ai bandi per Vasto, Lanciano, Sulmona, Avezzano, Teramo
PESCARA. La partita dei nuovi ospedali sarà la grande sfida che occuperà gli ultimi due anni di legislatura e la prossima. Ne è convinto l’assessore regionale alla sanità Silvio Paolucci che si appresta a firmare con il ministero della Salute l’accordo di programma per la costruzione di cinque nuovi ospedali a Vasto, Lanciano, Sulmona, Avezzano, Teramo, oltre alla ristrutturazione dell’ospedale di Penne.
Un investimento di 371 milioni di euro in parte pubblici in parte privati (nella partita entreranno in un secondo momento anche gli ospedali di Chieti e L’Aquila).
Per Paolucci gli interventi sono indispensabili. Gli ospedali da sostituire sono vecchi, concepiti oltre 50 anni fa con criteri superati (grandi padiglioni e ampi e inutili corridoi), e sono in gran parte sismicamente non adeguati alle norme che si sono succedute in Italia soprattutto dal 1990 in poi. Il programma di nuova edilizia sanitaria non è una novità per l’Abruzzo. Il piano era stato avviato nel 2011 dalla giunta Chiodi, o meglio, dall’allora commissario Gianni Chiodi, nella consapevolezza che fosse più economico costruire nuove strutture piuttosto che tentare di adeguare l’esistente. «Ma in quel programma», spiega Paolucci, «c’era un inghippo che siamo riusciti a superare. La programmazione avviata da Chiodi prevedeva un fondo così suddiviso: 228 milioni dallo Stato, 12,5 dalla Regione, e 101 milioni derivanti dalla sdemanializzazione delle aree di risulta dei vecchi ospedali. Una cifra che non convinse il ministero, perché ritenuta troppo alta, soprattutto perché la valutazione di quelle aree era stata fatta su valori pre-crisi».
L’altro grande problema è che i 228 milioni dello Stato erano stanziati ma non erano “per cassa”, dunque non erano disponibili. «Io ho invece tolto di mezzo i 101 milioni, che saranno messi a disposizione dal partenariato privato», dice Paolucci, «mentre il governo darà per cassa 143 milioni. Su queste basi dovrebbe essere firmato l’accordo di programma». Naturalmente restano le aree di risulta, con il loro valore (da valutare), costituendo una riserva utile per il programma. «Mi aspetto di concludere rapidamente l’accordo di programma, poi ci saranno i bandi di gara», assicura l’assessore. Per tutti gli ospedali sarà utilizzato il sistema del project financing per i capitali privati, nella misura del 40 per cento di risorse pubbliche a fronte del 60 per cento di risorse private. Diverso sarà il discorso per Chieti dove l’intervento del privato sarà pari al 100 per cento dell’investimento. Per i privati la Regione potrà decidere se fare un bando oppure di valutare eventuali ipotesi delle società proponenti. Progetti, per esempio, sono stati già presentati a Chieti, Vasto e Lanciano.
Nel dettaglio, tutti i nuovi presidi sono stati individuati quali ospedali di I° Livello dalla programmazione regionale, mentre l’ospedale di Sulmona è stato individuato come presidio ospedaliero con sede di pronto Soccorso. La struttura di Avezzano (superficie di 28.910 metri quadrati) avrà 228 posti letto e un costo complessivo di 83,6 milioni. A Lanciano la nuova struttura occuperà una superficie di 27.880 metri quadrati, avrà 218 posti letto; costo previsto 80 milioni. A Vasto si prevede un nuovo ospedale di 28.820 metri quadrati, 228 posti letto e un costo complessivo di 83,6 milioni. A Sulmona previsti 160 posti letto, una superficie di 20.280 metri quadrati e un costo di 30 milioni. Per tutti gli ospedali sono state individuale le aree. La discussione è ancora aperta per l’ospedale provinciale di Teramo, per il quale si prevede una spesa di 85 milioni.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Un investimento di 371 milioni di euro in parte pubblici in parte privati (nella partita entreranno in un secondo momento anche gli ospedali di Chieti e L’Aquila).
Per Paolucci gli interventi sono indispensabili. Gli ospedali da sostituire sono vecchi, concepiti oltre 50 anni fa con criteri superati (grandi padiglioni e ampi e inutili corridoi), e sono in gran parte sismicamente non adeguati alle norme che si sono succedute in Italia soprattutto dal 1990 in poi. Il programma di nuova edilizia sanitaria non è una novità per l’Abruzzo. Il piano era stato avviato nel 2011 dalla giunta Chiodi, o meglio, dall’allora commissario Gianni Chiodi, nella consapevolezza che fosse più economico costruire nuove strutture piuttosto che tentare di adeguare l’esistente. «Ma in quel programma», spiega Paolucci, «c’era un inghippo che siamo riusciti a superare. La programmazione avviata da Chiodi prevedeva un fondo così suddiviso: 228 milioni dallo Stato, 12,5 dalla Regione, e 101 milioni derivanti dalla sdemanializzazione delle aree di risulta dei vecchi ospedali. Una cifra che non convinse il ministero, perché ritenuta troppo alta, soprattutto perché la valutazione di quelle aree era stata fatta su valori pre-crisi».
L’altro grande problema è che i 228 milioni dello Stato erano stanziati ma non erano “per cassa”, dunque non erano disponibili. «Io ho invece tolto di mezzo i 101 milioni, che saranno messi a disposizione dal partenariato privato», dice Paolucci, «mentre il governo darà per cassa 143 milioni. Su queste basi dovrebbe essere firmato l’accordo di programma». Naturalmente restano le aree di risulta, con il loro valore (da valutare), costituendo una riserva utile per il programma. «Mi aspetto di concludere rapidamente l’accordo di programma, poi ci saranno i bandi di gara», assicura l’assessore. Per tutti gli ospedali sarà utilizzato il sistema del project financing per i capitali privati, nella misura del 40 per cento di risorse pubbliche a fronte del 60 per cento di risorse private. Diverso sarà il discorso per Chieti dove l’intervento del privato sarà pari al 100 per cento dell’investimento. Per i privati la Regione potrà decidere se fare un bando oppure di valutare eventuali ipotesi delle società proponenti. Progetti, per esempio, sono stati già presentati a Chieti, Vasto e Lanciano.
Nel dettaglio, tutti i nuovi presidi sono stati individuati quali ospedali di I° Livello dalla programmazione regionale, mentre l’ospedale di Sulmona è stato individuato come presidio ospedaliero con sede di pronto Soccorso. La struttura di Avezzano (superficie di 28.910 metri quadrati) avrà 228 posti letto e un costo complessivo di 83,6 milioni. A Lanciano la nuova struttura occuperà una superficie di 27.880 metri quadrati, avrà 218 posti letto; costo previsto 80 milioni. A Vasto si prevede un nuovo ospedale di 28.820 metri quadrati, 228 posti letto e un costo complessivo di 83,6 milioni. A Sulmona previsti 160 posti letto, una superficie di 20.280 metri quadrati e un costo di 30 milioni. Per tutti gli ospedali sono state individuale le aree. La discussione è ancora aperta per l’ospedale provinciale di Teramo, per il quale si prevede una spesa di 85 milioni.
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