Città Sant’Angelo, cade dalle scale grave un operaio di Pianella

CITTA’ SANT’ANGELO. Un artigiano di Pianella, Stefano Partenza di ventiquattro anni, è stato ricoverato ieri in gravi condizioni nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Pescara in seguito a un...

CITTA’ SANT’ANGELO. Un artigiano di Pianella, Stefano Partenza di ventiquattro anni, è stato ricoverato ieri in gravi condizioni nel reparto di Neurochirurgia dell’ospedale di Pescara in seguito a un incidente sul lavoro avvenuto nel primo pomeriggio a Marina di Città Sant’Angelo.

Il giovane, titolare di una ditta specializzata nel montaggio di parquet, stava lavorando in un edificio di via Matrino, il tratto di strada nazionale che attraversa la cittadina adriatica, quando, scendendo le scale della palazzina, per andare a prendere dei materiali e l’attrezzatura necessaria a eseguire il lavoro nel furgone, è inciampato e ha sbattuto violentemente la testa.

È infatti ruzzolato per la scalinata, colpendo ripetutamente la testa.

I primi a soccorrere il malcapitato ragazzo sono state le persone che passavano da quelle parti in quel momento, che, vista la gravità della situazione, hanno caricato il giovane su un’auto e l’hanno trasportato al pronto soccorso dell’ospedale di Pescara per le prime cure.Sul posto sono intervenuti i carabinieri della compagnia di Montesilvano, guidata dal comandante Enzo Marinelli e il 118, anche se il 24enne è stato accompagnato in ospedale da una persona presente sul posto.

I medici tengono sotto controllo il ragazzo e si sono riservati la prognosi. A ricostruire la dinamica della caduta sono stati gli uomini dell’Arma di Città Sant’Angelo che si sono recati alla struttura ospedaliera pescarese per capire le cause della caduta.

Dalle prime informazioni sarebbe escluso che ci siano responsabilità di terzi a causare la caduta dalle scale. Quasi sicuramente si è trattato di un episodio accidentale a provocare la rovinosa scivolata del giovane pianellese che ha rischiato di perdere la vita facendo un’operazione banale, apparentemente senza pericolo, che quotidianamente avrà compiuto decine di volte durante la sua normale attività lavorativa.