Commento xenofobo di Aliano: il governo romeno lo accusa, Maragno scrive all'ambasciatore

Il consigliere di Forza Italia di Montesilvano si era vantato su Facebook di aver rifilato due ceffoni a uno «straniero» incontrato per strada

MONTESILVANO. Rischia di trasformarsi in un vero e proprio incidente diplomatico un commento postato su Facebook dal consigliere comunale di Forza Italia, Anthony Aliano, che nei giorni scorsi si è vantato di aver preso a schiaffi un romeno per strada. Questa affermazione ha sollevato, infatti, l’indignazione del ministero degli Esteri romeno che ha bollato come «xenofobo» e in quanto tale «inammissibile» l’atteggiamento del consigliere forzista. Il sindaco di Montesilvano Francesco Maragno stamattina ha inviato una lettera indirizzata a Dana Constantinescu, ambasciatore della Romania nella Repubblica Italiana, alla quale è seguita poco dopo una telefonata. “Appresa la notizia delle espressioni offensive pronunciate nei confronti del popolo romeno da parte di un consigliere comunale della nostra Città – si legge nella nota, spedita stamani da Palazzo di Città - sento il dovere di manifestare il mio profondo rammarico e i sentimenti di vicinanza all’intera comunità dei Romeni che vivono in Italia”.

Il primo cittadino precisa come “le espressioni di un singolo non possano assolutamente offuscare i diffusi sentimenti di accoglienza e convivenza pacifica e rispettosa che albergano nella città di Montesilvano che notoriamente vede la mescolanza di numerosissime etnie”. Maragno sottolinea, infatti, la totale integrazione della comunità Romena nella città di Montesilvano dove “mai si sono registrati episodi di razzismo o di intolleranza. Più volte invece si sono messi in luce episodi di generosità e di altruismo da parte dei membri della comunità della Romania che partecipano attivamente alla vita di Montesilvano”. Con la preghiera di estendere il messaggio a tutte le Autorità della Romania, il sindaco Maragno ha invitato l’ambasciatore Constantinescu in una visita ufficiale a Montesilvano, così da rinsaldare i rapporti di amicizia tra la città e la Romania e “scrivere una nuova, bella pagina del libro dell'amicizia che unisce i nostri popoli nella comune Casa Europea e per aprire nuovi fronti magari dal punto di vista economico, con importanti collaborazioni nei vari settori nei quali eccellono i nostri Paesi”. Invito subito accettato dall’Ambasciatore che ha assicurato, nella telefonata, dai toni distensivi e cordiali con il primo cittadino, una futura visita istituzionale a Montesilvano.

IL COMMENTO INCRIMINATO. Il post incriminato del consigliere Anthony Aliano è del 17 ottobre scorso, lo stesso giorno in cui il sindaco Maragno decideva di ritirare le sue dimissioni. «Oggi», così testualmente scriveva sul social network il consigliere dissidente forzista, «dirigendomi al lavoro, un rumeno credo (dal linguaggio volgare pareva) mi attraversa la strada con un grosso cane che spinge in avanti quasi come a farsi strada, non riuscendo ad anticipare l'attraversamento rispetto al mio transito, mi sferra un calcio forte sulla macchina. Morale della favola: sono sceso e gli ho dato due sganassoni di prima qualità e ho aggiunto: quando sono stato io in Romania per lavoro (ben 6 mesi), nonostante fossi rispettoso, mi avete trattato a pesci in faccia. Noi in Italia vi consentiamo di bivaccare, rubare, stuprare, delinquere e far prostituire minori. Ma la storia cambierà, Dio se cambierà!». Il consigliere concludeva il suo racconto con un «ps. adesso ditemi che sono io il razzista!». C’è soltanto da aggiungere che il post di Aliano, in poche ore, ha riscosso ben 92 «mi piace» sul social network, 14 condivisioni e decine di messaggi di approvazione.

L'INCIDENTE DIPLOMATICO. Ma l’alzata di scudi di Aliano contro lo «straniero» sarebbe passata velocemente agli archivi di Facebook se ieri il ministero degli Esteri romeno, tramite la portavoce Brandusa Predescu, non fosse intervenuto per esprimere forte indignazione sull’accaduto. «Riteniamo inammissibile l’atteggiamento di un politico, rappresentante dell’amministrazione locale in Italia, le cui affermazioni ingiuriose contro un presunto romeno indicano un evidente atteggiamento xenofobo e un grave pregiudizio contro i romeni in generale, e allo stesso tempo un’esortazione diretta alla violenza».

La portavoce ritiene al tempo tempo stesso «inaccettabile che un responsabile dell’amministrazione di uno stato membro dell’Ue, amico e partner, possa esprimersi, anche su una rete sociale, in maniera denigratoria nei confronti di altri cittadini europei. La Romania», chiosa Predescu, «respinge qualsiasi manifestazione di discriminazione, offesa e denigrazione dei suoi cittadini nelle società europee in cui hanno scelto di vivere e esercitare diritti uguali a quelli degli altri cittadini comunitari».

RAZZI: ALIANO DOVREBBE DIMETTERSI. «Anthony Aliano dovrebbe dimettersi di sua iniziativa». Ne è convinto il senatore abruzzese di Forza Italia Antonio Razzi che, quale componente della Commissione affari esteri e emigrazione, dopo essere stato contattato dall’Ambasciata romena in Italia, ha contattato il sindaco Maragno e il coordinatore regionale Nazario Pagano per avere maggiori informazioni sull’accaduto. «Ritengo gravissime», commenta Razzi, «le dichiarazioni del consigliere che, da quanto ho appreso, è tra i dissidenti che hanno votato contro il primo cittadino durante il bilancio. Per questo ritengo che, oltre a non dover essere più considerato un consigliere di Forza Italia, debba anche dimettersi. Allo stesso tempo penso che Pagano e Maragno dovrebbero chiedere scusa alla popolazione romena a nome di Montesilvano e dell’Abruzzo».

SOSPIRI A RAZZI: GUARDI DI PERSONA COM'E' RIDOTTA LA CITTA'. A difendere Aliano è invece Lorenzo Sospiri. Il capogruppo regionale di Forza Italia, in una lettera a Razzi in cui si firma "figlio orgoglioso di un emigrante italiano onesto" definisce le critiche ad Aliano "ingiustificate, forse un po' esagerate". "Il consigliere ha sbagliato per goliardia - scrive Sospiri - per fare lo spaccone, come si direbbe dalle sue parti, ma non scambiamo  la vittima con il carnefice. Aldilà dell’accaduto che, da come riportato ha visto il consigliere reagire ad un aggressione, non mi sono mai piaciuti nè i processi sommari nè le finte morali da salotti buoni". "Chiediamo tutti scusa al popolo rumeno", si legge nella lettera di Sospiri, "da figlio di emigrante so quanto sono sgradevoli le generalizzazioni, popolo che paga e pagherà per molto tempo ancora il frutto della dittatura comunista che lo ha schiacciato, ma faccio anche io una proposta all’On Razzi che magari può estendere l’invito al diplomatico o governante rumeno, venga  a fare un giro con me per le strade di Pescara o Montesilvano dove ad ogni angolo si è affrontati da un mendicante che magari usa un neonato per indurre il passante ad una dannosa pietà, mio padre non mendicava, o faccia un giro con al calare del giorno per le strade del centro città e non solo riempite di prostituzione, mia madre non si prostituiva, venga con me in certi giorni quando magari si ritira la pensione e vedrà anziani stringere la propria borsa a sè terrorizzati, venga in via Pellico a Pescara o in altra strada dove ci sia un supermercato a vedere la gente che ha paura a camminare perché decine di uomini bivaccano, fino ad espletare i bisogni corporali, completamente ubriachi, venga On Razzi con me in alcuni quartieri di Pescara dove gli italiani stanno attenti a cosa dicono o guardano".

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