Un sequestro di medicinali vietati. La procura ha chiesto il processo per 18 persone

CHIESTI 18 RINVII A GIUDIZIO

Commercio di sostanze dopanti: nei guai atleti e personal trainer 

Giro illecito scoperto nel 2018 nelle province di Pescara, Chieti e Teramo: coinvolti farmacista e dietista. I medicinali venivano procurati all’estero o ottenuti con false ricette

PESCARA. In diciotto rischiano di finire sotto processo per un vasto giro di commercio illecito di sostanze dopanti. Sono atleti, personal trainer, ciclisti, body builder, e ci sono anche un farmacista e un dietista.
Sono accusati, a vario titolo, di aver partecipato, con ruoli diversi, a un vasto giro di commercializzazione di prodotti utilizzati per alterare le prestazioni atletiche: un giro che coinvolge tre province abruzzesi (Pescara, Chieti e Teramo) in un periodo piuttosto ampio e cioè dal 2016 al 2018, anno in cui partì l'inchiesta.

Il sostituto procuratore Rosangela Di Stefano
LE INTERCETTAZIONI A firmare la richiesta di processo è stato il sostituto procuratore Rosangela Di Stefano, mentre le indagini sono state condotte dai carabinieri del Nas, guidati dal colonnello Domenico Candelli, molto esperti in questo particolare settore. Una indagine che conta anche numerose intercettazioni telefoniche che hanno permesso di disegnare questa geografia del traffico di sostanze dopanti tra cui il famoso Nandrolone.
E' il classico giro di farmaci che circolano sotto banco soprattutto nelle palestre, utilizzati prima di qualche gara o soltanto per accrescere la muscolatura magari in vista di un provino per una nota trasmissione televisiva come ad esempio Temptation Island, molto seguita da una certa fetta di ascoltatori, dove compaiono belle ragazze e uomini quasi sempre palestrati.
IL CASTING PER LA TV Ed è proprio uno di loro, V.D.M., a parlarne in un’intercettazione nella quale spiega al suo interlocutore, che deve affrontare l'ultimo casting della trasmissione prima di essere preso.
Si tratta della cosiddetta prova costume dove avere la tartaruga in evidenza e mostrare la possanza fisica diventa determinante.
E quindi da qui la necessità di assumere un certo farmaco che, secondo gli investigatori, il campione di fitness di Ortona avrebbe cercato di procurarsi da un altro indagato, I.G., al quale però qualche giorno prima vengono sequestrate dai Nas delle sostanze che deteneva. Farmaci difficilmente reperibili in Italia se non con specifiche ricette mediche e che quindi venivano acquistate utilizzando canali diversi dalle farmacie, e cioè quello del mercato estero.
FARMACI DALL’ESTERO Nelle carte dell'inchiesta si parla a riguardo in particolare di uno degli imputati, M.M., accusato di aver «importato dall'estero e in particolare da Moldova, Thailandia, Hong Kong, Germania, Olanda e Belgio, e commerciato farmaci come Trembolone, Evogene, Stanazololo, Testosterone, Stanoner, Proviron, Humlaog e Humar senza la prescritta autorizzazione». Ma anche I.G., secondo l'accusa, avrebbe importato questo tipo di farmaci, ma da Singapore e dall'India. In questo commercio sarebbe coinvolto anche un farmacista, A.B., collaboratore di una farmacia di un piccolo paese del teramano, e anche un dietista di Pescara, M.C., accusato di aver importato farmaci da Grecia, Bulgaria e Spagna.
FALSE RICETTE MEDICHE Insomma in questa inchiesta, arrivata alle soglie del processo, c'è un po' di tutto e i reati che dovranno ora essere valutati dal giudice per l'udienza preliminare, vanno dall'utilizzo o somministrazione di farmaci al fine di alterare le prestazioni agonistiche degli atleti (articolo 586) al falso contestato a F.D.L. che avrebbe «formato falsamente due ricette mediche apparentemente riconducibili» a un medico estraneo all'inchiesta, «sui quali prescriveva il farmaco "Monores" inserito nella lista degli anabolizzanti a favore di due pazienti, nonché 5 ricette apparentemente riconducibili a un ambulatorio veterinario, sui quali prescriveva lo "Stargate"».
E poi ancora la legge sugli stupefacenti per aver importato confezioni di "Nandrolone", sostanza appunto stupefacente.
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