Comune, 282 mila euro di luce da pagare
La società Sorgenia invia un’ingiunzione per bollette del 2009 e 2010: subito il saldo o scatta il pignoramento
PESCARA. Pochi giorni di tempo per mettersi in regola: in caso contrario, scatterà il pignoramento. L’amministrazione comunale è con le spalle al muro. Un’ingiunzione di pagamento notificata dal tribunale di Milano obbliga il Comune a pagare immediatamente 282.307 euro, di cui ben 60.541 di interessi e 5.519 di spese legali.
La cifra viene fuori da un vecchio debito che l’ente ha accumulato tra il 2009 e il 2010 per non aver pagato le bollette della luce.
Si tratta di consumi elettrici di scuole e altri edifici comunali che l’attuale amministrazione non ha pagato. Così la società Sorgenia, con cui il Comune aveva stipulato un contratto per la fornitura di energia elettrica fino a maggio 2010, ora pretende di essere rimborsata.
Ma i debiti dell’ente non finiscono qui. Qualche giorno fa la cooperativa Città bella, con sede a Pescara, ha scritto agli uffici dell’ente per richiedere il pagamento di 38.332 euro per lavori di montaggio e smontaggio di palchi e tribune svolti nel 2005 e commissionati dalla precedente amministrazione.
Comune moroso. Com’è possibile che il Comune, che pretende dai contribuenti il versamento delle imposte entro le scadenze prestabilite, pena sanzioni pesantissime, si comporti in maniera opposta quando è lo stesso ente a dover pagare? La domanda si pone di fronte al caso Sorgenia. C’è un contenzioso che va avanti da anni. Ecco la vicenda.
La prima richiesta di pagamento della società all’ente locale, per consumi elettrici di scuole e altri fabbricati comunali, relativi al 2009 e 2010, risale a due anni fa. L’importo da versare è di 571.417 euro. Ma il Comune non paga e la Sorgenia si rivolge al tribunale di Milano. Il 7 aprile del 2011 viene emesso un primo decreto ingiuntivo dal tribunale per 571.417 euro, più gli interessi. Il 26 aprile dello stesso anno, con un successivo atto di precetto, la società intima al debitore, cioè il Comune, di eseguire, entro 10 giorni dalla notifica, il pagamento della somma di 601.102 euro, comprensiva di interessi e spese.
L’ente si oppone in giudizio, ma l’istanza di sospensione viene rigettata. L’amministrazione comunale tenta anche la strada della transazione, ma non va a buon fine. Nel frattempo, parte del debito viene versato. Restano da pagare per i vecchi consumi elettrici, secondo i calcoli degli uffici dell’ente, 227.059 euro. Ma a questa cifra vanno sommati 60.541 euro di interessi, 5.519 euro di spese legali, meno 10.813 euro a carico di Sorgenia in attuazione della sentenza nel giudizio di opposizione al precetto. Totale, 282.307 euro. Ora l’amministrazione si è finalmente decisa a pagare per evitare il pignoramento: ha pronta la delibera per il riconoscimento del debito fuori bilancio di pari importo. Domani mattina, si riunirà la commissione Finanze per un parere, poi il provvedimento approderà nella stessa giornata in consiglio.
L’altro debito. Proprio in questi giorni i legali della cooperativa Città bella hanno inviato una lettera al Comune per annunciare l’avvio di azioni legali nei confronti dell’ente per ottenere il pagamento di 38.332 euro per vecchi lavori eseguiti nel 2005. Allegato alla lettera c’è persino il rendiconto di tutti gli interventi di montaggio e smontaggio palchi eseguiti dalla stessa coop dal 4 gennaio fino al 19 dicembre 2005. Nell’elenco figurano feste, spettacoli, manifestazioni sportive, eventi religiosi.©RIPRODUZIONE RISERVATA