Comune Pescara, ai dirigenti 592 mila euro di indennità
Aumentano di 123 mila euro le spese dopo la riorganizzazione, ecco chi prende di più
PESCARA. Quest'anno, i dirigenti del Comune costeranno all'amministrazione 123mila euro in più. La riorganizzazione dei settori, scattata circa un mese, anziché far risparmiare le casse dell'ente, comporterà un aumento della spesa per pagare le indennità di posizione.
L'indennità di posizione rappresenta circa un terzo della retribuzione dei dirigenti, perché nella busta paga vengono calcolati anche lo stipendio tabellare e l'indennità di risultato. Facendo la somma di tutte queste voci, l'importo complessivo percepito da ogni dirigente può arrivare a superare i 70mila euro lordi.
Il paradosso sta nel fatto che la riorganizzazione della cosiddetta macrostruttura, avviata dall'assessore al personale Marcello Antonelli, dovrebbe comportare una riduzione delle spese. Bisogna ricordare, infatti, che gli obiettivi che sono stati fissati con questa operazione sono la diminuzione delle posizioni dirigenziali in organico, la razionalizzazione dei servizi, la riduzione della dotazione organica complessiva e l'omogeneizzazione delle competenze. Se si fa la differenza tra la somma di tutte le indennità di posizione dell'anno scorso e quelle previste per quest'anno, i costi crescono. L'anno scorso, per 17 dirigenti (escluso Alessandro Salvati andato in pensione) erano stati sborsati 469.029 euro solo per pagare le indennità di posizione. Quest'anno la cifra dovrebbe salire fino a 592.377 euro, cioè 123.348 euro in più.
Si troveranno aumenti in busta paga tutti quei dirigenti che hanno visto crescere il numero degli incarichi, in base agli accorpamenti di alcuni settori. Cosimo Macchiarola, direttore del dipartimento Attività amministrative e finanziarie, percepiva fino all'anno scorso un'indennità di posizione di 43.935 euro lordi, mentre quest'anno riceverà 44.491 euro.
Ancora più alto l'incremento spettante ad Amedeo D'Aurelio. Fino all'anno scorso era dirigente del settore Gestione del territorio, adesso è direttore del dipartimento Attività tecniche, energetiche e ambientali. Questo salto di grado comporta un aumento da 34.344 euro a 44.491.
Si vedrà aumentare lo stipendio, anche se di poco, il ragioniere generale dell'ente Giovanni D'Aquino. Ora, oltre alla Ragionieria e all'Economato, si deve occupare anche dei Tributi. Questo ulteriore incarico fa salire l'indennità di posizione da 35.905 euro a 39.808.
Fa un passo indietro, invece, Fabrizio Trisi che ha perso qualche incarico. Fino all'anno scorso era dirigente alle Politiche ambientali, Mobilità, Grandi infrastrutture ed Edilizia scolastica. Ora, deve guidare i settori Ambiente e Politiche della casa. La sua indennità scende da 36.385 a 35.124 euro. E' stato previsto anche un compenso da 31.222 euro per Guido Dezio, il dirigente sospeso dall'amministrazione per motivi giudiziari. Non cambia nulla per gli altri dirigenti e per il capo di gabinetto del sindaco Marco Molisani. Un caso a parte è quello di Marco Scorrano, dirigente al settore Tributi con contratto a tempo determinato. Ora, è dirigente fuori dotazione organica con retribuzione minima, in attesa di un'indicazione più precisa dell'Organo indipendente di valutazione. La sua indennità è scesa da 35.905 a 11.533 euro.
L'indennità di posizione rappresenta circa un terzo della retribuzione dei dirigenti, perché nella busta paga vengono calcolati anche lo stipendio tabellare e l'indennità di risultato. Facendo la somma di tutte queste voci, l'importo complessivo percepito da ogni dirigente può arrivare a superare i 70mila euro lordi.
Il paradosso sta nel fatto che la riorganizzazione della cosiddetta macrostruttura, avviata dall'assessore al personale Marcello Antonelli, dovrebbe comportare una riduzione delle spese. Bisogna ricordare, infatti, che gli obiettivi che sono stati fissati con questa operazione sono la diminuzione delle posizioni dirigenziali in organico, la razionalizzazione dei servizi, la riduzione della dotazione organica complessiva e l'omogeneizzazione delle competenze. Se si fa la differenza tra la somma di tutte le indennità di posizione dell'anno scorso e quelle previste per quest'anno, i costi crescono. L'anno scorso, per 17 dirigenti (escluso Alessandro Salvati andato in pensione) erano stati sborsati 469.029 euro solo per pagare le indennità di posizione. Quest'anno la cifra dovrebbe salire fino a 592.377 euro, cioè 123.348 euro in più.
Si troveranno aumenti in busta paga tutti quei dirigenti che hanno visto crescere il numero degli incarichi, in base agli accorpamenti di alcuni settori. Cosimo Macchiarola, direttore del dipartimento Attività amministrative e finanziarie, percepiva fino all'anno scorso un'indennità di posizione di 43.935 euro lordi, mentre quest'anno riceverà 44.491 euro.
Ancora più alto l'incremento spettante ad Amedeo D'Aurelio. Fino all'anno scorso era dirigente del settore Gestione del territorio, adesso è direttore del dipartimento Attività tecniche, energetiche e ambientali. Questo salto di grado comporta un aumento da 34.344 euro a 44.491.
Si vedrà aumentare lo stipendio, anche se di poco, il ragioniere generale dell'ente Giovanni D'Aquino. Ora, oltre alla Ragionieria e all'Economato, si deve occupare anche dei Tributi. Questo ulteriore incarico fa salire l'indennità di posizione da 35.905 euro a 39.808.
Fa un passo indietro, invece, Fabrizio Trisi che ha perso qualche incarico. Fino all'anno scorso era dirigente alle Politiche ambientali, Mobilità, Grandi infrastrutture ed Edilizia scolastica. Ora, deve guidare i settori Ambiente e Politiche della casa. La sua indennità scende da 36.385 a 35.124 euro. E' stato previsto anche un compenso da 31.222 euro per Guido Dezio, il dirigente sospeso dall'amministrazione per motivi giudiziari. Non cambia nulla per gli altri dirigenti e per il capo di gabinetto del sindaco Marco Molisani. Un caso a parte è quello di Marco Scorrano, dirigente al settore Tributi con contratto a tempo determinato. Ora, è dirigente fuori dotazione organica con retribuzione minima, in attesa di un'indicazione più precisa dell'Organo indipendente di valutazione. La sua indennità è scesa da 35.905 a 11.533 euro.
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