polemica del pd
Comune, spesi 14 mila euro per un altro sondaggio
PESCARA. Mascia ha commissionato un nuovo sondaggio per monitorare il livello di soddisfazione dei cittadini, rispetto all’attività dell’amministrazione. Costerà 14.520 euro. La stessa cifra pagata l’...
PESCARA. Mascia ha commissionato un nuovo sondaggio per monitorare il livello di soddisfazione dei cittadini, rispetto all’attività dell’amministrazione. Costerà 14.520 euro. La stessa cifra pagata l’anno scorso per lo stesso tipo di sondaggio. Ma con una differenza: i 14.400 pagati l’anno scorso prevedevano 6 rilevazioni. Ne è stata fatta una sola. Quella di quest’anno avrebbe dovuto essere la seconda. Invece, il capo di gabinetto del Comune Molisani ha firmato un’altra determina per stanziare un nuovo impegno di spesa.
L’operazione non è passata inosservata. Ieri, il vice capogruppo del Pd è intervenuto criticando la scelta di Luigi Albore Mascia. «All’inizio», ha detto, «l’ego smisurato del sindaco per conoscere il sentimento dei pescaresi nei suoi confronti costava la bella cifra di 14.400 euro. Oggi, invece, si scopre che il sondaggio commissionato alla società Fullresearch srl pesa per i cittadini pescaresi ben 87.000 euro».
«Un’incredibile vicenda», ha proseguito, «che fece parlare qualche tempo addietro, quando con la determina del servizio di gabinetto, del 7 luglio 2011, si autorizzava la realizzazione della ricerca Monitorcittà, da luglio 2011 a dicembre 2013: 6 rilevazioni dalla Fullresearch, per una spesa pari a 14.400 euro, Iva compresa». «Oggi, invece», ha fatto notare Del Vecchio, «con la pubblicazione della determina del 20 marzo 2012, si scopre che ciascuna ricerca semestrale costa ai cittadini ben 14.520 euro, Iva compresa, facendo sì che l’intero incarico ammonti a 87.000 euro».
«Oggi», ha sottolineato, «ai cittadini interessa sapere perché si sono applicate aliquote Imu che prelevano dalle tasche dei cittadini la stratosferica cifra di 60 milioni di euro e sapere come vengono utilizzati questi soldi. Questa è l’ennesima dimostrazione di un primo cittadino estraneo alla vita e alle esigenze della città».
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