Comune, spuntano debiti per 27 milioni di euro

Valanga di fatture da pagare bloccate in Ragioneria per mancanza di soldi Nell’elenco anche richieste di versamenti per lavori che risalgono a 10 anni fa

PESCARA. In Comune giacciono fatture da pagare per quasi 27 milioni di euro. Richieste, alcune delle quali di vecchia data, per lavori svolti e mai saldati perché l’ente è al verde. La drammatica situazione finanziaria del Comune era già nota. Tanto è vero che l’amministrazione si appresta a richiedere la procedura di predissesto al governo per risanare i suoi conti. Ma solo in pochi, sinora, erano a conoscenza delle numerose richieste di pagamento giacenti in Ragioneria, perché non possono essere soddisfatte.

A far luce sulle condizioni finanziarie dell’ente ci ha pensato il sindaco Marco Alessandrini che, appena insediatosi nel giugno scorso, ha scritto una lettera ai direttori dei dipartimenti e ai dirigenti di settore per chiedergli una dettagliata relazione «da cui sia possibile evincere la consistenza precisa dell’esposizione debitoria riferita agli ambiti organizzativi di rispettiva competenza». Direttori e dirigenti hanno spulciato tutte le carte e dopo un attento lavoro hanno trasmesso all’amministrazione un dettagliato elenco di debiti e di posizioni potenzialmente debitorie. Una ricognizione di cui ha preso atto il 10 dicembre scorso la giunta.

Gli uffici hanno scoperto che ci sono debiti per 3.675.964 euro al Dipartimento tecnico; 61.459 euro al Gabinetto del sindaco; 193.188 alla Polizia municipale. Per un totale di 3.930.611 euro. Poi le situazioni potenzialmente debitorie, cioè rapporti di lavoro o contenziosi legali che in futuro potrebbero trasformarsi in debiti: 15.455.324 euro al Dipartimento tecnico; 35.034.987 euro all’Avvocatura. Per un totale di 50.490.312 euro. Non è finita qui. Ieri, il vice sindaco Enzo Del Vecchio ha rivelato che ci sono altri debiti. «Quest’anno», ha spiegato, «abbiamo potuto pagare fatture per 13,5 milioni di euro, perché la legge non consente di poter superare questo limite ogni anno. Restano da liquidare richieste per 10 milioni che si andranno ad aggiungere ai 13 milioni da versare nel 2015, per un totale di 23 milioni di euro». Sommando, quindi, i 23 milioni ai 3,9 milioni emersi dalla ricognizione effettuata dagli uffici, si arriva a quasi 27 milioni di euro. «Ecco quello che la precedente amministrazione Mascia ci ha lasciato in eredità», ha fatto presente Del Vecchio.

Andando a spulciare nella valanga di fatture ferme in Ragioneria, si scopre che ci sono richieste di pagamento vecchie di diversi anni, alcune anche di dieci anni fa. Ad esempio, quella per i lavori al palazzo del Comune effettuati nel 2005, con un importo ancora da corrispondere di 34.773 euro. Un’altra richiesta di pagamento per 238.672 euro riguarda la manutenzione straordinaria delle aree verdi, tra cui il parco Florida, effettuata negli anni 2004, 2005 e 2006. Il Comune deve persino pagare la fornitura e la posa in opera di alberi di Natale nel 2008: sono stati richiesti 2.550 euro. Evidentemente, un ente senza soldi non può permettersi di pagare nemmeno questa cifra.

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