Comune, timbrature false anche i legali nel mirino
Il direttore generale Ilari fissa regole ferree per le uscite dei dipendenti Vietato l’uso dei telefoni per chiamate personali e dei pc a chi non è in servizio
PESCARA. L’amministrazione comunale fissa regole ferree per combattere il fenomeno delle timbrature false dei cartellini marcatempo e delle uscite non autorizzate durante le ore di lavoro. Il direttore generale Stefano Ilari e la dirigente al personale Maria Gabriella Pollio hanno firmato una circolare in cui vengono indicate dettagliatamente tutte le procedure da adottare per autorizzare i dipendenti ad uscire durante il normale orario di lavoro. Nel mirino sono finiti persino gli avvocati, che ora dovranno annotare le uscite per servizio in un apposito registro interno.
Una sorta di decalogo, che arriva a distanza di alcune settimane dalla «pop up», cioè l’avviso informatico inviato da Ilari a tutti gli 850 dipendenti comunali per avvertirli che non sarà più tollerata la «pratica scorretta nella timbratura dei cartellini». Il direttore generale, dopo essere stato messo al corrente di alcune irregolarità, ha avviato una crociata per cancellare definitivamente il fenomeno. E qualche giorno fa, ad a un anno e mezzo dall’approvazione dell’apposita delibera di giunta, è stato finalmente costituito l’ufficio ispettivo del Comune con il compito di verificare eventuali assenze ingiustificate dei dipendenti e le timbrature dei cartellini marcatempo.
L’ultimo atto è la circolare emanata venerdì scorso che detta le regole ferree per le uscite dei dipendenti in servizio. «In merito al rispetto dell’orario di lavoro e, in particolar modo alle uscite personali e di servizio, si regolamenta quanto segue», si legge nel documento, «allorquando l’uscita sia dettata da esigenze di servizio, il dipendente dovrà prioritariamente acquisire la relativa autorizzazione dal dirigente o dal responsabile di servizio». Anche avvocati e tecnici dovranno sottoporsi a determinate regole per le uscite. «Gli avvocati», spiega la circolare, «dovranno annotare l’uscita dalla propria sede abituale di lavoro su apposito registro interno». Lo stesso dovranno fare i tecnici informatici e i messi notificatori, timbrando anche i cartellini in uscita e in entrata. «Si ricorda», prosegue la circolare, «che è assolutamente vietato effettuare la timbratura in entrata e poi provvedere a parcheggiare il mezzo con il quale si è giunti sul posto di lavoro». Il documento, infine, fissa anche delle regole per evitare abusi nell’uso di telefoni e computer. «Il dipendente», avverte la circolare, «dovrà farne uso esclusivo per servizio. In tal senso non potranno essere effettuate telefonate personali urbane, interurbane e verso i cellulari. La casella di posta elettronica dovrà essere utilizzata solo per fini istituzionali. Il personale dell’ufficio ispettivo potrà chiedere durante la verifica di visualizzare la predetta casella e il dipendente avrà l’obbligo di favorire l’operazione».
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