Congressi del Pdl, Cordoma molla Sospiri
Il sindaco di Montesilvano si cancella dalla lista dei candidati, oggi sfida tra Pagano e Chiavaroli
PESCARA. Cordoma ha dato il benservito a Sospiri, proprio alla vigilia dell'apertura del congresso cittadino all'Aurum. Ieri, il sindaco di Montesilvano ha inviato una mail, indirizzata ai vertici nazionali e regionali del Pdl, Angelino Alfano, Filippo Piccone e Fabrizio Di Stefano per richiedere l'immediata cancellazione del suo nome dalla lista dei candidati per il direttivo che fa capo al coordinatore provinciale uscente Lorenzo Sospiri.
Uno strappo che avvelena ancora di più il clima all'interno del partito, già spaccato in due per la scelta di Sospiri di inserire uomini della lista civica di Carlo Masci, Pescara futura, tra i candidati alle segreterie e ai direttivi cittadini e provinciali del Pdl. La prima sfida per la dirigenza cittadina del partito è fissata per oggi, all'Aurum. I lavori si apriranno alle 9,30. Poi, dalle 14 alle 21 si voterà. Sono candidati al posto di coordinatore il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano, contrario all'asse Sospiri-Masci che ha diviso il partito e la consigliera regionale Federica Chiavaroli, invece favorevole. Poi domani si svolgerà il congresso provinciale all'hotel Adriatico, di Montesilvano, per rinnovare segreteria e direttivo. Sospiri dovrà vedersela con Lucio Petrocco, anche lui contrario all'accordo con Masci.
STRAPPO DI CORDOMA. L'iniziativa del sindaco di Montesilvano rischia di avere pesanti ripercussioni sul voto di oggi dei 5.200 delegati al congresso cittadino. Pasquale Cordoma non ha solo richiesto di essere escluso dalla lista di Sospiri, ma ha annunciato che non parteciperà ai lavori congressuali. «Non andrò a votare», ha affermato, «ai miei delegati ho dato piena libertà di voto». Insomma, il primo cittadino non appoggerà più la candidatura di Sospiri e nemmeno quella della Chiavaroli, in corsa per la segreteria cittadina. Una decisione durissima, maturata dopo che Cordoma è venuto a conoscenza dei componenti della lista stilata da Sospiri. Quando ha letto il nome di Gennaro Passerini, l'ex assessore di Montesilvano licenziato tempo fa dal sindaco, è andato su tutte le furie. Cordoma avrebbe litigato con Sospiri e i loro rapporti si sarebbero rotti. «Ci tengo a dire», ha rivelato il primo cittadino, «che la mia ricandidatura a sindaco alle prossime elezioni di primavera non c'entra con questa questione».
DI STEFANO SI SCHIERA. Sospiri ha perso Cordoma, ma ha guadagnato il sostegno di un «big» del Pdl, il senatore e vice coordinatore regionale Fabrizio Di Stefano. «Ho lavorato per la candidatura della Chiavaroli al coordinamento cittadino», ha sottolineato il senatore, «anche se ho tentato fino all'ultimo di unire il partito».
Intanto, Sospiri sostiene che «non c'è alcun asse preferenziale» tra lui e Masci. «Il sottoscritto», ha osservato, «ha piuttosto stretto assi preferenziali con tutti quegli esponenti politici che vogliono unire e non dividere, come Federica Chiavaroli, il vice presidente della Regione Alfredo Castiglione, il presidente della Provincia Guerino Testa e ovviamente Masci, perché in politica uniti si vince e divisi si perde, ce lo ha insegnato il passato».
Uno strappo che avvelena ancora di più il clima all'interno del partito, già spaccato in due per la scelta di Sospiri di inserire uomini della lista civica di Carlo Masci, Pescara futura, tra i candidati alle segreterie e ai direttivi cittadini e provinciali del Pdl. La prima sfida per la dirigenza cittadina del partito è fissata per oggi, all'Aurum. I lavori si apriranno alle 9,30. Poi, dalle 14 alle 21 si voterà. Sono candidati al posto di coordinatore il presidente del consiglio regionale Nazario Pagano, contrario all'asse Sospiri-Masci che ha diviso il partito e la consigliera regionale Federica Chiavaroli, invece favorevole. Poi domani si svolgerà il congresso provinciale all'hotel Adriatico, di Montesilvano, per rinnovare segreteria e direttivo. Sospiri dovrà vedersela con Lucio Petrocco, anche lui contrario all'accordo con Masci.
STRAPPO DI CORDOMA. L'iniziativa del sindaco di Montesilvano rischia di avere pesanti ripercussioni sul voto di oggi dei 5.200 delegati al congresso cittadino. Pasquale Cordoma non ha solo richiesto di essere escluso dalla lista di Sospiri, ma ha annunciato che non parteciperà ai lavori congressuali. «Non andrò a votare», ha affermato, «ai miei delegati ho dato piena libertà di voto». Insomma, il primo cittadino non appoggerà più la candidatura di Sospiri e nemmeno quella della Chiavaroli, in corsa per la segreteria cittadina. Una decisione durissima, maturata dopo che Cordoma è venuto a conoscenza dei componenti della lista stilata da Sospiri. Quando ha letto il nome di Gennaro Passerini, l'ex assessore di Montesilvano licenziato tempo fa dal sindaco, è andato su tutte le furie. Cordoma avrebbe litigato con Sospiri e i loro rapporti si sarebbero rotti. «Ci tengo a dire», ha rivelato il primo cittadino, «che la mia ricandidatura a sindaco alle prossime elezioni di primavera non c'entra con questa questione».
DI STEFANO SI SCHIERA. Sospiri ha perso Cordoma, ma ha guadagnato il sostegno di un «big» del Pdl, il senatore e vice coordinatore regionale Fabrizio Di Stefano. «Ho lavorato per la candidatura della Chiavaroli al coordinamento cittadino», ha sottolineato il senatore, «anche se ho tentato fino all'ultimo di unire il partito».
Intanto, Sospiri sostiene che «non c'è alcun asse preferenziale» tra lui e Masci. «Il sottoscritto», ha osservato, «ha piuttosto stretto assi preferenziali con tutti quegli esponenti politici che vogliono unire e non dividere, come Federica Chiavaroli, il vice presidente della Regione Alfredo Castiglione, il presidente della Provincia Guerino Testa e ovviamente Masci, perché in politica uniti si vince e divisi si perde, ce lo ha insegnato il passato».
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