Consiglieri assenti ma pagati
L'Idv denuncia: vuoti ingiustificati nelle commissioni
PESCARA. Sedute convocate con ordini del giorno discutibili. Consiglieri che risultano presenti e sono invece assenti. Politici che firmano il registro delle presenze in prima convocazione e poi se ne vanno alla seconda, quasi sempre valida. Tutto per far lievitare i compensi. Il Centro aveva già documentato tempo fa ciò che accade qualche volta nelle commissioni consiliari, dove non sempre il numero dei commissari indicati nel registro delle firme corrisponde a quello dei presenti in aula. Ora, a mettere sotto accusa questa sorta di malcostume di alcuni consiglieri è l'Idv.
Il capogruppo Adelchi Sulpizio ha presentato una proposta di delibera che fissa dei paletti sulle convocazioni delle sedute. L'obiettivo è ridurre i costi della politica sostenuti dall'ente, che ogni mese versa solo per gli stipendi dei consiglieri oltre 50mila euro. A questa cifra si devono aggiungere i compensi del sindaco (6.189 euro lordi), del vice sindaco (4.641) e degli assessori. Quelli in aspettativa percepiscono lo stipendio pieno di 3.713 euro lordi.
SEDUTE DESERTE Una norma del regolamento comunale ha consentito fino ad oggi di convocare le commissioni consiliari, sia in prima, che in seconda adunanza. Ma le sedute si svolgono sempre in seconda convocazione, perché la prima risulta deserta. I gettoni di presenza pagati ai singoli consiglieri vengono elargiti anche nel caso di commissioni andate deserte per mancanza del numero legale. Quindi, chi firma il registro delle presenze in prima convocazione ha diritto a percepire il compenso, anche se poi non risulta presente alla seconda.
STIPENDI LIEVITATI Questo sistema farebbe aumentare le indennità dei politici, a spese dell'ente. I costi non sono di poco conto. Il gettone di presenza per ogni singola seduta di commissione viene pagato 64,56 euro. Per il consiglio, il prezzo è più alto, ma in questo caso non c'è il rischio di assenze ingiustificate perché, in base al regolamento, l'assemblea civica si può tenere solo in singola convocazione. Se non si raggiunge subito il numero legale, la seduta viene rinviata. Comunque, lo stipendio massimo che ogni consigliere può raggiungere ogni mese è di 1.438 euro.
ARRIVA IL GIRO DI VITE La proposta di delibera, presentata da Sulpizio, rischia di scatenare una polemica. Il provvedimento prevede di cancellare dal regolamento il comma uno dell'articolo 10, che consente ai consiglieri di usufruire di due convocazioni per ogni commissione. «Tale situazione», si legge nel testo, «comporta per l'amministrazione comunale dei costi. Per il segretario di commissione, che deve aspettare inutilmente il decorso della prima convocazione. Per le licenze e i permessi lavorativi concessi ai commissari. Per il pagamento dei gettoni di presenza, che vengono concessi anche nel caso di commissioni andate deserte».
Il capogruppo Adelchi Sulpizio ha presentato una proposta di delibera che fissa dei paletti sulle convocazioni delle sedute. L'obiettivo è ridurre i costi della politica sostenuti dall'ente, che ogni mese versa solo per gli stipendi dei consiglieri oltre 50mila euro. A questa cifra si devono aggiungere i compensi del sindaco (6.189 euro lordi), del vice sindaco (4.641) e degli assessori. Quelli in aspettativa percepiscono lo stipendio pieno di 3.713 euro lordi.
SEDUTE DESERTE Una norma del regolamento comunale ha consentito fino ad oggi di convocare le commissioni consiliari, sia in prima, che in seconda adunanza. Ma le sedute si svolgono sempre in seconda convocazione, perché la prima risulta deserta. I gettoni di presenza pagati ai singoli consiglieri vengono elargiti anche nel caso di commissioni andate deserte per mancanza del numero legale. Quindi, chi firma il registro delle presenze in prima convocazione ha diritto a percepire il compenso, anche se poi non risulta presente alla seconda.
STIPENDI LIEVITATI Questo sistema farebbe aumentare le indennità dei politici, a spese dell'ente. I costi non sono di poco conto. Il gettone di presenza per ogni singola seduta di commissione viene pagato 64,56 euro. Per il consiglio, il prezzo è più alto, ma in questo caso non c'è il rischio di assenze ingiustificate perché, in base al regolamento, l'assemblea civica si può tenere solo in singola convocazione. Se non si raggiunge subito il numero legale, la seduta viene rinviata. Comunque, lo stipendio massimo che ogni consigliere può raggiungere ogni mese è di 1.438 euro.
ARRIVA IL GIRO DI VITE La proposta di delibera, presentata da Sulpizio, rischia di scatenare una polemica. Il provvedimento prevede di cancellare dal regolamento il comma uno dell'articolo 10, che consente ai consiglieri di usufruire di due convocazioni per ogni commissione. «Tale situazione», si legge nel testo, «comporta per l'amministrazione comunale dei costi. Per il segretario di commissione, che deve aspettare inutilmente il decorso della prima convocazione. Per le licenze e i permessi lavorativi concessi ai commissari. Per il pagamento dei gettoni di presenza, che vengono concessi anche nel caso di commissioni andate deserte».
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