Consiglieri sempre più controllati Tesserini per verificare le presenze
Una delibera approvata costringe i politici a rimanere almeno 20 minuti nelle commissioni Allo studio anche i badge personalizzati per timbrare l’entrata e l’uscita in consiglio comunale
PESCARA. Stop al fenomeno delle assenze ingiustificate nelle commissioni e in consiglio comunale. E all’erogazione dei gettoni anche per la partecipazione di un solo minuto alle sedute. Ora, i consiglieri saranno controllati. Una delibera approvata venerdì scorso dall’aula costringe i politici a restare almeno venti minuti nelle commissioni per potersi guadagnare il cosiddetto gettone, ossia i 64,56 euro lordi che vengono pagati per un’ora di lavoro.
Ma non è finita qui, perché sta per arrivare un altro giro di vite. La struttura tecnica dell’ente sta valutando la possibilità di utilizzare i badge per calcolare con estrema precisione il tempo della presenza in aula dei singoli consiglieri. Consiglieri che così diventeranno, di fatto, degli impiegati a tutti gli effetti.
Insomma, una mini rivoluzione resa possibile grazie a una delibera presentata dal Movimento 5 Stelle, che proponeva di pagare i gettoni solo ai consiglieri che avessero partecipato ad almeno due terzi delle sedute delle commissioni. Una regola in parte attenuata da un emendamento, presentato dal vice capogruppo di Forza Italia Vincenzo D’Incecco, votato sia dall’opposizione, che dalla maggioranza. Questa modifica al testo originario dei 5 Stelle stabilisce che «nelle commissioni consiliari permanenti», si legge, «ai fini del conseguimento del gettone da parte del consigliere, è necessaria la sua presenza, anche non continuativa, per almeno metà della durata della seduta, attestata dal verbale della stessa, ovvero per almeno venti minuti consecutivi». La delibera, così modificata, è stata poi approvata all’unanimità. In pratica, il Comune di Pescara recepisce le stesse regole adottate di recente da quello di Roma.
«La delibera proposta da noi», ha commentato soddisfatta la capogruppo dei 5 Stelle Enrica Sabatini, «venne presentata mesi fa in seguito alla mia denuncia al presidente del consiglio comunale di episodi in cui dei consiglieri furbetti avrebbero indicato orari di entrata diversi da quelli reali o, in altri casi, sarebbero entrati in commissione giusto il tempo per apporre una firma e ottenere così il gettone di presenza». «Fino a ieri, infatti», ha proseguito la Sabatini, «un consigliere comunale di Pescara poteva ottenere un gettone da 62 euro lordi anche per un solo minuto di presenza in commissione, ma grazie alla nostra delibera non sarà più possibile e i consiglieri comunali dovranno garantire un’effettiva presenza in commissione per vedersi corrispondere il gettone».
La capogruppo ha parlato di un risultato storico. «Chi non parteciperà in maniera effettiva alle commissioni», ha fatto presente, «non riceverà più il gettone, con un notevole risparmio per l’ente. Questa modifica al regolamento si sarebbe dovuta fare 7 anni fa». «Per far votare questa delibera», ha concluso, «abbiamo dovuto combattere per 5 mesi e anche venerdì in aula siamo stati attaccati da diversi consiglieri di destra e di sinistra che ci hanno accusato di populismo e di inibire la libertà dei consiglieri». Soddisfatto anche D’Incecco, firmatario dell’emendamento. «Abbiamo dato dimostrazione di come si possa migliorare il rapporto tra cittadini e politica».
©RIPRODUZIONE RISERVATA