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Contributi a pioggia in bilancio Critiche all’opposizione
PESCARA. Due associazioni contestano i partiti di opposizione che hanno presentato la richiesta all’amministrazione comunale di modificare le spese in bilancio per 417 mila euro. Questi soldi...
PESCARA. Due associazioni contestano i partiti di opposizione che hanno presentato la richiesta all’amministrazione comunale di modificare le spese in bilancio per 417 mila euro. Questi soldi dovrebbero andare, secondo i voleri della minoranza, ad associazioni culturali e sociali. Tra queste, c’è anche l’Associazione vittime della Seconda guerra mondiale. Se la maggioranza non acconsentirà alle richieste, l’opposizione riprenderà l’ostruzionismo per bloccare l’approvazione del bilancio.
Ma questo atteggiamento è stato duramente criticato dalle associazioni Pescara viva e Terra nostra. «Esprimiamo tutto il nostro disgusto e rammarico nel leggere che in consiglio comunale si stia pensando di elargire 417 mila euro di soldi derivanti dalle nostre tasse per fare clientelismo politico», dice l’associazione Pescara viva, «avremmo preferito leggere che i consiglieri comunali si fossero stracciate le vesti per trovare fondi per progetti di rilancio dell'economia cittadina, piuttosto che pensare a finanziare le loro associazioni di riferimento, i loro bacini elettorali. Non ci meravigliamo di tali richieste vedendo da parte di chi sono espresse. Gente che non conosce i problemi dei lavoratori autonomi, di quel tessuto produttivo pescarese che cerca di mantenere commercialmente viva la città autofinanziandosi con i propri iscritti alle associazioni di via, e ribadiamo propri iscritti, le luminarie per rendere accogliente il Natale, visto che il Comune ci ha ribadito anche questo anno di non avere fondi». Dello stesso tenore le critiche di Terra nostra. «Pd, Sel e Fli hanno iniziato il mercato delle vacche di fine anno», sostiene il vice presidente Antonio De Menego, «chiedono 417 mila euro per finanziare le loro associazioni o, comunque, di area o vicine, altrimenti minacciano di non votare il bilancio comunale. Come si permettono questi personaggi, pagati da noi, di gestire in questo modo i nostri soldi».
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