Controlli per il caro carburanti: multati 9 distributori in Abruzzo
Verifiche negli impianti del Chietino e del Pescarese: sanzioni fino a un massimo di 14mila euro
CHIETI. Sono nel mirino della guardia di finanza i prezzi esposti sui cartelloni delle aree di rifornimento. Tra la provincia di Chieti e Pescara, nei giorni di Ferragosto sono 9 i benzinai multati. Scattano così altre sanzioni in Abruzzo: dopo Montesilvano e Sulmona, anche la provincia teatina e il Pesarese registrano presunte irregolarità con sanzioni fino a 14mila euro. Il governo Meloni ha approvato in via definitiva la normativa di cui già si era discusso a inizio anno: dal primo agosto c’è l’obbligo per i benzinai di esporre il prezzo medio dei carburanti, pubblicato sul sito del ministero delle Imprese e del made in Italy. Una norma che cade in un momento da bollino nero per i prezzi dei carburanti tornati di nuovo a salire.
IL CONTROLLO Per favorire la trasparenza tra gli operatori, contrastare eventuali speculazioni e ridurre la concorrenza, i finanzieri hanno intensificato il monitoraggio dei distributori già dalle prime settimane di questo mese. Sale a quattro il numero dei distributori irregolari nel Pescarese: nei giorni di Ferragosto sono stati scoperti altri tre distributori che hanno violato le disposizioni normative sulla comunicazione dei prezzi di vendita dei carburanti. Qui, le sanzioni sfiorano gli 8mila euro. Controlli a tappeto anche nel Chietino: 6 distributori, su 20 controllati, sono risultati irregolari. La prima multa in Abruzzo è stata registrata da benzinaio di Montesilvano che aveva omesso il cartellone dei prezzi. La sanzione è ammontata a 4mila euro. Alcuni giorni fa anche nella provincia dell’Aquila, a Sulmona, i finanzieri hanno trovato un fuorilegge che non aveva comunicato al ministero la variazione del prezzo del carburante.
SCATTA LA MULTASotto Ferragosto sono intensificati i controlli delle fiamme gialle e per il Chietino scattano le prime sanzioni: su 20 distributori stradali, due in ambito autostradale, sono stati trovati 6 gestori non in regola con la legge nazionale. Gli impianti si trovano nei comuni di Francavilla al Mare, Miglianico, Ortona, San Vito Chietino e Vasto. «Sono distributori sia con l’operatore che self», spiega il comandante provinciale della guardia di finanza di Chieti Michele Iadarola, «il prezzo medio viene calcolato dal ministero, va aggiornato quotidianamente e l’esercente lo deve poi riportare al pubblico». Operazione che, a prescindere dalla modalità di erogazione, deve essere eseguita ogni mattina. «Abbiamo riscontrato che il prezzo medio non corrispondeva a quello della giornata segnalato dal ministero», annota il colonnello. È scattata, quindi, l’infrazione per i 6 distributori del Chietino. All’operatore fuorilegge è applicata una sanzione amministrativa: oscillano da un minimo di 1.400 euro fino ad arrivare a un massimo di 14.000. «Il debito sanzionatorio», spiega Iadarola, «si può estinguere pagando una sanzione in misura ridotta entro i tempi stabiliti. In questo modo si può arrivare a pagare anche un terzo del massimo della sanzione». Si crea così un deterrente per il soggetto a cui si contesta la violazione. «Con queste verifiche», dichiara il colonnello, «l’esercente evita di oscillare con i prezzi». Operazione che tutela e salvaguarda anche i clienti da eventuali “trappole”. «Esponendo il prezzo medio praticato», dichiara il colonnello, «le persone possono valutare all’istante se è in linea con il prezzo medio regionale. Diventa, così, anche una scelta commerciale dell’esercente che può proporre un prezzo inferiore al regionale ed essere più attrattivo».
LE SEGNALAZIONIDurante i controlli i finanzieri hanno provveduto anche alla misurazione del quantitativo di carburante erogato alla pompa, per verificare l’esatta corrispondenza con quanto riportato sul display e la correttezza del prezzo da pagare. E sono molte le segnalazioni dei cittadini che i finanzieri ricevono al 117. «Gli utenti lamentano che, tra i litri inseriti nel serbatoio e il prezzo pagato, non ci sia corrispondenza», spiega Iadarola, «ci siamo, quindi, preoccupati di verificare se si trattasse di un disguido tecnico della pompa, che non è allineata con il quantitativo dichiarato. Inseriamo il prodotto all’interno di alcune taniche tarate e poi lo confrontiamo con quantitativo e prezzari». Su questo aspetto, le fiamme gialle non hanno riscontrato nessuna irregolarità sui 20 distributori controllati nella provincia teatina. I controlli da parte dei miliari delle fiamme gialle continueranno nei prossimi mesi. «Stiamo monitorando chi, dall’entrata in vigore della nuova disposizione, non si è adeguato con tempestività», conclude il colonnello, «vogliamo garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi ed il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione».
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IL CONTROLLO Per favorire la trasparenza tra gli operatori, contrastare eventuali speculazioni e ridurre la concorrenza, i finanzieri hanno intensificato il monitoraggio dei distributori già dalle prime settimane di questo mese. Sale a quattro il numero dei distributori irregolari nel Pescarese: nei giorni di Ferragosto sono stati scoperti altri tre distributori che hanno violato le disposizioni normative sulla comunicazione dei prezzi di vendita dei carburanti. Qui, le sanzioni sfiorano gli 8mila euro. Controlli a tappeto anche nel Chietino: 6 distributori, su 20 controllati, sono risultati irregolari. La prima multa in Abruzzo è stata registrata da benzinaio di Montesilvano che aveva omesso il cartellone dei prezzi. La sanzione è ammontata a 4mila euro. Alcuni giorni fa anche nella provincia dell’Aquila, a Sulmona, i finanzieri hanno trovato un fuorilegge che non aveva comunicato al ministero la variazione del prezzo del carburante.
SCATTA LA MULTASotto Ferragosto sono intensificati i controlli delle fiamme gialle e per il Chietino scattano le prime sanzioni: su 20 distributori stradali, due in ambito autostradale, sono stati trovati 6 gestori non in regola con la legge nazionale. Gli impianti si trovano nei comuni di Francavilla al Mare, Miglianico, Ortona, San Vito Chietino e Vasto. «Sono distributori sia con l’operatore che self», spiega il comandante provinciale della guardia di finanza di Chieti Michele Iadarola, «il prezzo medio viene calcolato dal ministero, va aggiornato quotidianamente e l’esercente lo deve poi riportare al pubblico». Operazione che, a prescindere dalla modalità di erogazione, deve essere eseguita ogni mattina. «Abbiamo riscontrato che il prezzo medio non corrispondeva a quello della giornata segnalato dal ministero», annota il colonnello. È scattata, quindi, l’infrazione per i 6 distributori del Chietino. All’operatore fuorilegge è applicata una sanzione amministrativa: oscillano da un minimo di 1.400 euro fino ad arrivare a un massimo di 14.000. «Il debito sanzionatorio», spiega Iadarola, «si può estinguere pagando una sanzione in misura ridotta entro i tempi stabiliti. In questo modo si può arrivare a pagare anche un terzo del massimo della sanzione». Si crea così un deterrente per il soggetto a cui si contesta la violazione. «Con queste verifiche», dichiara il colonnello, «l’esercente evita di oscillare con i prezzi». Operazione che tutela e salvaguarda anche i clienti da eventuali “trappole”. «Esponendo il prezzo medio praticato», dichiara il colonnello, «le persone possono valutare all’istante se è in linea con il prezzo medio regionale. Diventa, così, anche una scelta commerciale dell’esercente che può proporre un prezzo inferiore al regionale ed essere più attrattivo».
LE SEGNALAZIONIDurante i controlli i finanzieri hanno provveduto anche alla misurazione del quantitativo di carburante erogato alla pompa, per verificare l’esatta corrispondenza con quanto riportato sul display e la correttezza del prezzo da pagare. E sono molte le segnalazioni dei cittadini che i finanzieri ricevono al 117. «Gli utenti lamentano che, tra i litri inseriti nel serbatoio e il prezzo pagato, non ci sia corrispondenza», spiega Iadarola, «ci siamo, quindi, preoccupati di verificare se si trattasse di un disguido tecnico della pompa, che non è allineata con il quantitativo dichiarato. Inseriamo il prodotto all’interno di alcune taniche tarate e poi lo confrontiamo con quantitativo e prezzari». Su questo aspetto, le fiamme gialle non hanno riscontrato nessuna irregolarità sui 20 distributori controllati nella provincia teatina. I controlli da parte dei miliari delle fiamme gialle continueranno nei prossimi mesi. «Stiamo monitorando chi, dall’entrata in vigore della nuova disposizione, non si è adeguato con tempestività», conclude il colonnello, «vogliamo garantire il corretto assolvimento degli obblighi impositivi ed il regolare funzionamento dei sistemi di erogazione».
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