Coronavirus, si blocca anche la pesca: "Anticipiamo il fermo biologico"
Decisione dell'associazione degli armatori: non c'è la minima richiesta di pescato e norme sulla sicurezza impraticabili sulle barche
PESCARA. L'associazione degli armatori di Pescara annuncia il blocco totale delle attività di pesca e chiede di anticipare il fermo biologico, che al largo delle coste abruzzesi è in programma dal 17 agosto al 15 settembre prossimi, per limitare i danni economici provocati dall'emergenza Coronavirus. La decisione è stata assunta in seguito a una riunione svoltai questa mattina, 13 marzo.
Gli armatori hanno inoltrato richiesta alla Capitaneria di porto e alla Regione Abruzzo; l'assessore regionale all'Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha dato la disponibilità a farsi portatore della richiesta presso il ministero dell'Agricoltura.
«Non ci sono le condizioni economiche per lavorare, dal momento che non c'è la minima richiesta di pescato - ha detto il presidente degli armatori pescaresi, Francesco Scordella - Al tempo stesso risulterebbero impraticabili, a bordo delle imbarcazioni, le disposizioni del governo volte a garantire la sicurezza degli equipaggi».
Scordella ha aggiunto che «la marineria pescarese non intende fare alcuna polemica» e anzi esprime «il massimo sostegno agli operatori sanitari che in queste ore sono in prima linea», ma rimarca che «anche i lavoratori del mondo della pesca, a fine mese, devono pagare le bollette e dunque occorrono provvedimenti urgenti a tutela del settore».