PESCARA
Coronavirus: tanti lavoratori senza soldi, tensione sociale alta. Sos dei sindacati
Cgil, Cisl e Uil danno l'allarme: moltissimi non hanno ancora ricevuto un euro, si rischia di sconfinare in situazioni drammatiche
PESCARA. "Il disagio è già elevato, si rischia di sconfinare in situazioni drammatiche e in gravi tensioni sociali. Sono tantissime le lavoratrici e i lavoratori sospesi dalle attività da oltre un mese, collocati nelle varie forme di ammortizzatori salariali, ma moltissimi non hanno ancora percepito un solo euro". E' l'allarme che arriva dai segretari generali provinciali di Pescara di Cgil (Ondifero), Cisl (Coccia) e Uil (Piersante).
Da un confronto con la direzione generale dell'Inps provinciale e dalla stampa, affermano i rappresentanti dei lavoratori, "abbiamo appreso che le sole Cigo (cassa integrazione guadagni ordinaria), pari a 1200 domande, sembrerebbero essere state lavorate e in fase di pagamento, ma oltre 600 domande di Fis (fondo integrativo salariae) non ancora sarebbero nella condizione tecnica di essere elaborate". Nessuna domanda di Cigd (cassa integrazione guadagni in deroga) è stata ancora autorizzata e trasmessa all'Inps da parte della Regione.
"L'accordo con le banche per l'anticipazione delle spettanze" proseguono i sindacati "è ancora incerto. A fronte di oltre 20mila domande per i bonus da 600 euro riguardanti partite iva, contratti di collaborazione, lavoratori stagionali, lavoratori agricoli, lavoratori autonomi iscritti all'Inps (commercianti, artigiani e coltivatori diretti), al momento sono state lavorate ed in fase di erogazione delle spettanze poco meno di 13mila. Questo lo scenario che riguarda la provincia di Pescara, una situazione drammatica che mette in ginocchio migliaia di famiglie".
Cgil-Cisl-Uil ritengono urgentissimo e indispensabile l'intervento di tutti gli attori chiamati in causa, a partire dalla Regione Abruzzo, in forte ritardo, ma anche l'Inps, associazioni datoriali, imprese e consulenti, per velocizzare al massimo le procedure ed erogare il sostegno al reddito con la massima urgenza.
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