Corso Vittorio spacca la maggioranza Udc pronta a lasciare
Pdl e Pescara futura non fermano i lavori dell’isola pedonale riunione dei centristi per decidere l’uscita dalla coalizione
PESCARA. L’Udc si dice pronta a lasciare la maggioranza a causa del progetto di corso Vittorio senz’auto. Si tratta dell’ennesima minaccia che non avrà seguito, come è accaduto più volte in passato, oppure di un piano da realizzare sul serio? Difficile dirlo, ma questa volta i centristi sembrano davvero arrabbiati. Pdl e Pescara futura hanno completamente ignorato la richiesta dell’Udc, partito alleato della coalizione di centrodestra, di sospendere immediatamente la gara d’appalto per i lavori in corso Vittorio, in modo da poter sperimentare la chiusura alle auto dell’arteria stradale e il trasferimento del traffico nelle aree di risulta.
Per questo, i centristi hanno convocato una riunione urgente per domani mattina con il gruppo consiliare e gli organi del partito per decidere il da farsi. «Avevamo chiesto di sospendere la gara, ma non siamo stati ascoltati», ha fatto presente il capogruppo dell’Udc Vincenzo Dogali, «il progetto di pedonalizzazione di corso Vittorio non fa parte del programma di governo della città della coalizione. Allora, se un partito non si riconosce più nella linea politica condotta dalla coalizione, è inutile che vada avanti. Non escludo nessuna decisione lunedì prossimo (domani, ndr), anche un’eventuale uscita dalla maggioranza. Ma qualsiasi decisione dovrà essere presa collegialmente».
Martedì scorso, tra l’altro, è stato anche approvato un ordine del giorno, durante la seduta straordinaria del consiglio comunale, in cui hanno partecipato opposizione e Udc, ma non Pdl e Pescara futura. Il contenuto dell’ordine del giorno ricalca quello della mozione, varata sempre dall’aula due mesi fa, che impegnava sindaco e giunta a sospendere l’appalto per avviare la sperimentazione. La mozione è stata disattesa e ora la stessa sorte è toccata all’ordine del giorno. Tra qualche giorno, forse già domani, verranno aperte le buste con le offerte per la scelta della ditta cui affidare i lavori da 1,4 milioni di euro. Al bando hanno partecipato ben 224 imprese edili. Sembra, quindi, improbabile a questo punto uno stop alla gara che si è conclusa il 5 luglio scorso.
Ignorata anche la protesta dei commercianti, che hanno raccolto oltre 140 firme contro il progetto di chiusura al traffico privato di corso Vittorio Emanuele per far posto a pedoni e autobus.
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