Crisi, Quagliariello e Legnini ai vertici di Italcementi: “Mantenete l’attività a Scafa”
Incontro a Roma, i due parlamentari abruzzesi chiedono ai vertici dell’azienda di ripensare la loro decisione e non chiudere lo stabilimento ma a rilanciare la produzione trovando strade alternative
ROMA. Questa mattina il ministro per le riforme costituzionali Gaetano Quagliariello ed il sottosegretario alla presidenza del Consiglio, Giovanni Legnini, hanno incontrato i vertici della Italcementi per analizzare la situazione dello stabilimento di Scafa che minaccia la chiusura con la conseguente crisi occupazionale per i lavoratori impiegati nella struttura e per quelli dell’indotto. Il deciso invito ribadito dai due rappresentati del Governo, in un confronto aperto con i vertici dell’azienda, è stato quello di mantenere attiva la presenza dell’impianto (Italcementi opera a Scafa dal 1974) per continuare quel rapporto proficuo con il territorio che tante opere ha permesso di realizzare negli anni scorsi, come il nuovo palazzo di Giustizia di Pescara, il potenziamento della linea ferroviaria Adriatico-Sangritana o la superstrada Isernia-Castel di Sangro.
“L’ Abruzzo rivestirà nei prossimi anni un ruolo strategico nell’attività edilizia, in primis legata alla ricostruzione, e su questa la Italcementi potrà giocare una parte di primo piano”. Per questo i vertici aziendali sono stati sollecitati a ripensare la loro decisione e non chiudere lo stabilimento ma a rilanciare altresì la produzione trovando strade alternative a quelle ipotizzate, preservando così la realtà industriale ed il futuro dei lavoratori.
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