D’Alfonso: al primo posto ci sono i debiti

Il sindaco di Penne parla dei tanti problemi che assillano il capoluogo vestino, dalla crisi politica al centro sportivo

PENNE. Il sindaco del capoluogo vestino, Rocco D’Alfonso, parla a trecentosessanta gradi dei problemi che hanno investito ultimamente il Comune pennese: dalle dimissioni dell'assessore all’urbanistica alla necessità di riportare armonia all’interno della maggioranza, dalla difficile situazione finanziaria delle casse comunali alle difficoltà gestionali che hanno portato al collasso del centro sportivo di contrada Campetto. Situazioni difficili, ma il primo cittadino vede per Penne anche il bicchiere mezzo pieno: dal piano per salvare l’ufficio del giudice di pace, ai residui attivi recuperati.

L’ultimo e incandescente consiglio comunale ha portato l'assessore all’urbanistica Carmine Leone e il consigliere delegato alla polizia municipale, Remo Evangelista, a riconsegnare le rispettive deleghe. Come ha preso la decisione?

«Sulle dimissioni di Leone sono rammaricato, però confido che un rappresentante dell'Api possa in tempi brevi rientrare in giunta per ricostituire la coalizione che aveva vinto le scorse elezioni».

Il passo indietro dei membri Api, oltre ad evidenziare una spaccatura nella maggioranza, ha lasciato scoperto una poltrona in giunta. Chi prenderà il posto di Carmine Leone?

«La segreteria del Partito democratico ha avviato una serie colloqui con i vari consiglieri comunali di partito per esaminare le eventuali divergenze e far ripartire con maggiore slancio tutta la coalizione. Confido affinché un membro dell’Api possa rientrare in giunta: se dovesse essere Leone naturalmente riprenderebbe l’urbanistica, ma se dovesse essere Evangelista ad entrare è logico che assumerebbe altre competenze. Qualcun altro del Pd, a quel punto, oltre a Solini, Di Luca e Napoletano, potrebbe passare in giunta. Non escludo un rimpasto, come prospettiva politica futura, ma quello che più interessa oggi è vedere se tutti i consiglieri di maggioranza si riconoscano ancora nel programma che la lista Per Penne ha intrapreso un anno e mezzo fa».

Lo sport a Penne sta vivendo un periodo davvero complicato. Il centro sportivo di contrada Campetto, fiore all’occhiello della città, è ormai fermo da due mesi. Come crede possa risolversi la situazione?

«Riguardo al centro sportivo continuiamo ad avere colloqui con i responsabili della Cpl. L'ingegnere Alberto Lupi della Cpl, che si sta occupando di esaminare la situazione del nostro centro sportivo, sta cercando di individuare un sub concessionario che possa dare garanzie finanziarie. Sarebbe da sciocchi far ripartire immediatamente la macchina sportiva per poi ritrovarsi con gravi problemi finanziari e gestionali come accaduto in passato. Per questa fase di stallo del centro, comunque, chiederemo i danni alla cooperativa emiliana. Non me la sento di fissare una data precisa, ma si sta lavorando ad una soluzione che possa coniugare affidabilità nella gestione amministrativa degli impianti e rapidità nei tempi di riapertura degli stessi».

Le casse comunali piangono. Nella relazione stilata dalla segretaria generale e dalla responsabile del settore finanziario è emersa una situazione difficile. Farete ricorso al decreto anti-dissesto varato dal governo Monti?

«Sulla situazione finanziaria dell’ente continuiamo a lavorare assiduamente per sanare le situazioni debitorie che noi abbiamo in larga parte ereditato. Lo stiamo facendo recuperando sia alcuni crediti che l'amministrazione vanta, e su questo abbiamo ottenuto già risultati importanti, mi riferisco in particolare a parte del credito recuperato dall’Aca, sia dismettendo parte del patrimonio immobiliare comunale. Per quanto riguarda la possibilità di far ricorso al fondo anti-dissessto, questa è una possibilità che il governo offre tutti i Comuni, ma ci sono da valutare con attenzione tutti i pro e i contro».

Su quali progetti l’amministrazione sta lavorando nell’immediato?

«Stiamo lavorando a una serie di progetti: dal riordino delle bacheche nel centro storico, in modo da eliminare il fenomeno delle affissioni selvagge alla salvezza del presidio giudice di pace, fondamentale per tutto il comprensorio vestino».

Francesco Bellante

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