PESCARA
Da sette mesi in attesa del collaudo, il "flop" Viale Marconi
Si allungano i tempi per gli esami sul percorso da piazza Unione fino a viale Pindaro, il Comune deve nominare un altro tecnico
PESCARA. Viale Marconi a quattro corsie rischia di diventare una Caporetto per l’amministrazione comunale. La strada più importante di Porta Nuova continua ad essere al centro delle polemiche, una volta per la viabilità, un’altra per la difficoltà di transito dei mezzi pubblici, un’altra ancora per i continui incidenti. Ora per il mancato collaudo atteso da sette mesi. Qualche giorno fa si è riunita la commissione Controllo e garanzia, presieduta da Piero Giampietro, per fare di nuovo il punto sentendo i tecnici del Comune. E la situazione non è apparsa affatto rosea. Oltre al collaudatore Pietro Grosso, che si era dimesso a maggio e ora ha riaccettato l’incarico, l’amministrazione comunale sarà costretta a nominare un altro tecnico esterno per verificare se sia stata rispettata la legge con i lavori terminati nel marzo scorso. Nel frattempo, continuano a rimanere chiuse al trasporto pubblico alcune rotatorie.
Tutto questo non fa altro che alimentare le polemiche da parte del centrosinistra. «Sarà un tecnico esterno a procedere con i rilievi plano-altimetrici di viale Marconi», ha detto il presidente della commissione Piero Giampietro, che è anche capogruppo del Pd, «rilievi necessari per le procedure di collaudo della strada». Alla seduta della commissione ha partecipato il nuovo direttore dei lavori, che è il dirigente Aldo Cicconetti, il responsabile unico del procedimento e il tecnico collaudatore. «I tre», ha spiegato Giampietro, «hanno relazionato sullo stato della procedura di collaudo che, per legge, doveva essere completata nel giugno scorso, annunciando di dover ricorrere ad un tecnico esterno che sarà incaricato di procedere con i rilievi».
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