Dalla Balilla alle Guzzi Parata di divise antiche e di mezzi d’epoca
L’AQUILA. «Ora, su due ruote, un salto indietro, nei ricordi». Lo speaker annuncia così la parte spettacolare della sfilata. Macchine e moto storiche, ma anche divise antiche. Dalla campagna d’Africa...
L’AQUILA. «Ora, su due ruote, un salto indietro, nei ricordi». Lo speaker annuncia così la parte spettacolare della sfilata. Macchine e moto storiche, ma anche divise antiche. Dalla campagna d’Africa a quelle del Regno d’Italia. Un tuffo nel passato che incuriosisce i più giovani ed entusiasma i più grandi. La festa della Finanza è anche questo.
La banda riprende a suonare un nuovo pezzo. Sono le inconfondibili note di Amarcord di Nino Rota. Fanno il loro ingresso nella piazza due biciclette, come quelle che cento anni fa sulle banchine dei porti, nelle saline, su strade sterrate e sulle dune delle aree costiere, accompagnavano il servizio dei finanzieri e dei comandanti dei reparti di vigilanza doganale. Poi è la volta della Balilla del 1907, la Fiat Campagnola del secondo Dopoguerra, una Fiat 1100D e la 600D del 1964 (la Fanalona). Non mancano le motociclette, dalle Guzzi alle Gilera. Dal cielo, poi, il rumore delle pale annuncia il passaggio degli elicotteri del servizio aeronavale che sorvolano la caserma “Vincenzo Giudice”. Tra i velivoli in formazione “a bastone” c’è anche l’Aw 139, il più avanzato tra quelli in dotazione alla Guardia di Finanza. Un finanziere aerosoccorritore calato, in volo, con il verricello, con il tricolore al fianco, saluta il capo dello Stato. Altri mezzi, dalle vedette alle motoslitte ai quad, sono esposte nella piazza.
Strappa applausi anche la parata rievocativa delle uniformi di ieri e di oggi. Dal ramo mare ai baschi verdi fino a risalire, a ritroso nel tempo, alle divise della guerra d’Africa orientale e a quelle del 1907, con le stellette a cinque punte.(e.n.)
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
La banda riprende a suonare un nuovo pezzo. Sono le inconfondibili note di Amarcord di Nino Rota. Fanno il loro ingresso nella piazza due biciclette, come quelle che cento anni fa sulle banchine dei porti, nelle saline, su strade sterrate e sulle dune delle aree costiere, accompagnavano il servizio dei finanzieri e dei comandanti dei reparti di vigilanza doganale. Poi è la volta della Balilla del 1907, la Fiat Campagnola del secondo Dopoguerra, una Fiat 1100D e la 600D del 1964 (la Fanalona). Non mancano le motociclette, dalle Guzzi alle Gilera. Dal cielo, poi, il rumore delle pale annuncia il passaggio degli elicotteri del servizio aeronavale che sorvolano la caserma “Vincenzo Giudice”. Tra i velivoli in formazione “a bastone” c’è anche l’Aw 139, il più avanzato tra quelli in dotazione alla Guardia di Finanza. Un finanziere aerosoccorritore calato, in volo, con il verricello, con il tricolore al fianco, saluta il capo dello Stato. Altri mezzi, dalle vedette alle motoslitte ai quad, sono esposte nella piazza.
Strappa applausi anche la parata rievocativa delle uniformi di ieri e di oggi. Dal ramo mare ai baschi verdi fino a risalire, a ritroso nel tempo, alle divise della guerra d’Africa orientale e a quelle del 1907, con le stellette a cinque punte.(e.n.)
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