De Vincenti: «Siete fabbrica del turismo»
La ricetta del ministro ospite della Fonderia di D’Alfonso
SULMONA. «Montagne e paesaggi incontaminati, coste e borghi di rara bellezza che vanno valorizzati ancora di più in un momento positivo per una regione che è in una fase di crescita sia come prodotto interno lordo sia come capacità di creare economia attraverso le risorse di una terra che dalle grandi potenzialità ancora tutte da scoprire. Un Abruzzo che deve diventare una meta ambita dei turisti di tutto il mondo per tutto l'anno. Una regione che può recitare un ruolo di primo piano anche in campo europeo».
È la sintesi del pensiero che il ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti ha espresso ieri nel corso del suo intervento nel corso della Fonderia Abruzzo, la kermesse di due giorni organizzata dal governo regionale all’interno dell’Abbazia celestiniana di Sulmona, una location della storia dell’Abruzzo e come l’ha definita il governatore Luciano D’Alfonso, «luogo simbolo della dimensione spirituale e della rinascita della nostra regione».
ECCO I NUMERI. Quelli snocciolati da De Vincenti sono positivi: livelli di occupazione più 1,4 % mentre il recupero economico rispetto al periodo pre crisi fissato nel 2008 è -4% contro la media delle altre regioni italiane è ferma al -7%. Per De Vincenti, L’Abruzzo ha ricominciato a correre.
LE QUATTRO STAGIONI. «Ci sono in Abruzzo grandi potenzialità sia paesaggistiche che artistiche», ha detto il ministro De Vincenti, «io credo che bisogna fare un salto di qualità imprenditoriale nel senso di imprenditorialità della pubblica amministrazione stessa, cioè la capacità di promuovere l'Abruzzo come terra per un turismo delle quattro stagioni. Perché in Abruzzo è bello venire in tutti i momenti dell’anno. State facendo passi avanti molto importanti», ha proseguito il ministro, «alla luce dei dati positivi sul Pil e sull'occupazione 2015/16 abbiamo detto che questa è una regione cerniera tra il mezzogiorno d'Italia, l'Italia Centro-Nord e l'Europa. Quindi ha una funzione chiave della capacità dell'Italia di essere protagonista nell'Europa». Europa che il ministro ha bacchettato per la politica «sparagnina» degli ultimi anni.
UE TACCAGNA. «Abbiamo bisogno di una Unione europea che guardi ai bisogni dei cittadini, che guardi al futuro dei suoi figli, dei suoi giovani per avere un orizzonte per i giovani più certo». ha sottolineato De Vincenti. «L'Europa un po' taccagna che abbiamo vissuto negli ultimi 15 anni, non va bene perché non è più l'orizzonte di speranza dei nostri giovani. E' questo che deve diventare. Dobbiamo rialzare le bandiere che sono state lasciate cadere. Lasciatemelo dire che la politica dei governi Renzi e Gentiloni degli ultimi tre anni è stata una politica di alfieri dell'Europa e del nuovo mezzogiorno. Ed è qui che ci giochiamo il nostro futuro». CASO METANODOTTO. Sollecitato dai giornalisti, una battuta il ministro l’ha riservata anche alla questione del progetto di centrale e gasdotto Snam nell'area peligna. «Rischi di avere opere impattanti dal punto di vista ambientale in Abruzzo non ce ne sono. Le opere che si faranno devono essere assolutamente in linea con tutti i requisiti ambientali».
IL LAVORO. Ma ieri sono stati resi noti anche i numeri di tre anni di politiche attive del lavoro e le prospettive legate alle nuove misure contro la disoccupazione concordate con il Governo. A cominciare da quello di Garanzia Over, la misura dell'Fse 2014-2020 che prevede incentivi ad aziende che assumono a tempo indeterminato. Che nei primi sei mesi di attuazione ha fatto registrare oltre 600 assunzioni di disoccupati over 30, con un impiego di risorse a favore delle aziende di circa 5,5 milioni di euro. Non solo, anche su Garanzia Giovani, che si rivolge ai Neet fino a 29 anni, le percentuali positive raggiunte in Abruzzo «sono superiori alla media nazionale». Così è stato detto. È il caso del tasso di trasformazione dei tirocini (misura 5a) in contratti di lavoro che in Abruzzo ha raggiunto il 43%, mentre, sempre sul fronte di Garanzia Giovani, con l'accompagnamento al lavoro (misura 3a) sono state autorizzate circa 1000 assunzioni tra tempo indeterminato e tempo determinato.
Ad aprire i lavori è stato il vicepresidente Giovanni Lolli, a seguire gli interventi del capo Dipartimento Lavoro della Regione, Tommaso Di Rino, del responsabile divisione Servizi del lavoro di Anpal Angelo Irano, del direttore politiche nazionali del lavoro GiGroup, Maurizio Mirri e del giornalista economico, Romano Benini. Partendo dai dati acquisiti, è stato fatto poi il punto sul futuro delle politiche attive. E il futuro, in questo senso, si chiama Assegno di ricollocazione, la misura fortemente voluta dal governo per aiutare l'inserimento al lavoro dei disoccupati. In Abruzzo, grazie all'intesa sottoscritta a maggio tra l'assessore Andrea Gerosolimo e il direttore di Anpal Maurizio Dal Conte, l'Assegno di ricollocazione, che partirà a luglio, avrà un'intensità maggiore. Cioè si rivolgerà ad una platea più ampia di disoccupati.
È la sintesi del pensiero che il ministro della Coesione territoriale Claudio De Vincenti ha espresso ieri nel corso del suo intervento nel corso della Fonderia Abruzzo, la kermesse di due giorni organizzata dal governo regionale all’interno dell’Abbazia celestiniana di Sulmona, una location della storia dell’Abruzzo e come l’ha definita il governatore Luciano D’Alfonso, «luogo simbolo della dimensione spirituale e della rinascita della nostra regione».
ECCO I NUMERI. Quelli snocciolati da De Vincenti sono positivi: livelli di occupazione più 1,4 % mentre il recupero economico rispetto al periodo pre crisi fissato nel 2008 è -4% contro la media delle altre regioni italiane è ferma al -7%. Per De Vincenti, L’Abruzzo ha ricominciato a correre.
LE QUATTRO STAGIONI. «Ci sono in Abruzzo grandi potenzialità sia paesaggistiche che artistiche», ha detto il ministro De Vincenti, «io credo che bisogna fare un salto di qualità imprenditoriale nel senso di imprenditorialità della pubblica amministrazione stessa, cioè la capacità di promuovere l'Abruzzo come terra per un turismo delle quattro stagioni. Perché in Abruzzo è bello venire in tutti i momenti dell’anno. State facendo passi avanti molto importanti», ha proseguito il ministro, «alla luce dei dati positivi sul Pil e sull'occupazione 2015/16 abbiamo detto che questa è una regione cerniera tra il mezzogiorno d'Italia, l'Italia Centro-Nord e l'Europa. Quindi ha una funzione chiave della capacità dell'Italia di essere protagonista nell'Europa». Europa che il ministro ha bacchettato per la politica «sparagnina» degli ultimi anni.
UE TACCAGNA. «Abbiamo bisogno di una Unione europea che guardi ai bisogni dei cittadini, che guardi al futuro dei suoi figli, dei suoi giovani per avere un orizzonte per i giovani più certo». ha sottolineato De Vincenti. «L'Europa un po' taccagna che abbiamo vissuto negli ultimi 15 anni, non va bene perché non è più l'orizzonte di speranza dei nostri giovani. E' questo che deve diventare. Dobbiamo rialzare le bandiere che sono state lasciate cadere. Lasciatemelo dire che la politica dei governi Renzi e Gentiloni degli ultimi tre anni è stata una politica di alfieri dell'Europa e del nuovo mezzogiorno. Ed è qui che ci giochiamo il nostro futuro». CASO METANODOTTO. Sollecitato dai giornalisti, una battuta il ministro l’ha riservata anche alla questione del progetto di centrale e gasdotto Snam nell'area peligna. «Rischi di avere opere impattanti dal punto di vista ambientale in Abruzzo non ce ne sono. Le opere che si faranno devono essere assolutamente in linea con tutti i requisiti ambientali».
IL LAVORO. Ma ieri sono stati resi noti anche i numeri di tre anni di politiche attive del lavoro e le prospettive legate alle nuove misure contro la disoccupazione concordate con il Governo. A cominciare da quello di Garanzia Over, la misura dell'Fse 2014-2020 che prevede incentivi ad aziende che assumono a tempo indeterminato. Che nei primi sei mesi di attuazione ha fatto registrare oltre 600 assunzioni di disoccupati over 30, con un impiego di risorse a favore delle aziende di circa 5,5 milioni di euro. Non solo, anche su Garanzia Giovani, che si rivolge ai Neet fino a 29 anni, le percentuali positive raggiunte in Abruzzo «sono superiori alla media nazionale». Così è stato detto. È il caso del tasso di trasformazione dei tirocini (misura 5a) in contratti di lavoro che in Abruzzo ha raggiunto il 43%, mentre, sempre sul fronte di Garanzia Giovani, con l'accompagnamento al lavoro (misura 3a) sono state autorizzate circa 1000 assunzioni tra tempo indeterminato e tempo determinato.
Ad aprire i lavori è stato il vicepresidente Giovanni Lolli, a seguire gli interventi del capo Dipartimento Lavoro della Regione, Tommaso Di Rino, del responsabile divisione Servizi del lavoro di Anpal Angelo Irano, del direttore politiche nazionali del lavoro GiGroup, Maurizio Mirri e del giornalista economico, Romano Benini. Partendo dai dati acquisiti, è stato fatto poi il punto sul futuro delle politiche attive. E il futuro, in questo senso, si chiama Assegno di ricollocazione, la misura fortemente voluta dal governo per aiutare l'inserimento al lavoro dei disoccupati. In Abruzzo, grazie all'intesa sottoscritta a maggio tra l'assessore Andrea Gerosolimo e il direttore di Anpal Maurizio Dal Conte, l'Assegno di ricollocazione, che partirà a luglio, avrà un'intensità maggiore. Cioè si rivolgerà ad una platea più ampia di disoccupati.