De Vincentiis si ritira, il Pdl conferma Musa

I ribelli escono di scena, Rialzati Abruzzo non pone veti alla candidatura dell'assessore

PESCARA. Il Pdl e l'intera coalizione di centrodestra fanno quadrato intorno al nome dell'assessore Manola Musa per cercare di mantenere l'amministrazione della città nelle mani dell'attuale maggioranza e anche i ribelli della neonata lista «Montesilvano in Discussione», che alla competizione per la corsa alla poltrona di primo cittadino proponevano l'ex vice sindaco Ernesto De Vincentiis, decidono di fare un passo indietro e la ritirano. Sono questi gli elementi principali della giornata politica di ieri in vista delle prossime amministrative.

Dunque i candidati a sindaco di Montesilvano si riducono da otto a sette, con il centrodestra che cerca di ricompattarsi ulteriormente con l'obiettivo di lasciare il minor vantaggio possibile al candidato del centrosinistra Attilio Di Mattia. Non a caso, il coordinatore provinciale del Pdl Lorenzo Sospiri, nel commentare l'ormai convergenza piena della coalizione sul nome dell'assessore Musa, apre a nuovi accordi: «Ci sono altre forze che non hanno ancora deciso come posizionarsi, mi riferisco a Udc e Grande Sud. Spero che possano firmare un accordo programmatico con noi prima delle elezioni, perché sono forze sicuramente alternative allo schieramento di Di Mattia e che possono contribuire alla formazione di questo polo alternativo».

Poi Sospiri apprezza la scelta fatta da Montesilvano in Discussione: «Spero che molti esponenti vogliano valutare di rientrare a casa loro, nel Pdl, facendo parte della lista che appoggerà il nostro candidato». Questa ipotesi non è presa in considerazione da De Vincentiis: «Sono fuori da due anni e non rientrerò».

«Dopo aver vinto le ultime elezioni comunali del 2007 il centrodestra montesilvanese non riesce a far quadrato. In tempi non sospetti abbiamo contestato l'attuale amministrazione e oggi, a poco meno di due mesi dalle elezioni comunali, possiamo dire che non ci sbagliavamo se è vero che lo stesso centrodestra, a parte noi, è già diviso in almeno quattro raggruppamenti», scrivono gli esponenti di Montesilvano in Discussione.

De Vincentiis, Tereo De Landerset, Catone, Tocco, Di Nicola e Cilli così motivano la scelta di ritirare la lista: «Noi non vogliamo partecipare a questo gioco al massacro, non vogliamo essere additati come responsabili della rovina del centrodestra, non vogliamo alimentare le divisioni ma vorremmo che il centrodestra recuperi credibilità, lanciando un progetto serio ed innovativo. Montesilvano in Discussione si chiama fuori dai giochi, ritirando la candidatura a sindaco del suo coordinatore Ernesto De Vincentiis. Montesilvano in Discussione non vuole alimentare le divisioni e la frammentazione, e ognuno di noi, quale fondatore, componente o aderente a questo gruppo, deciderà liberamente con chi condividere il suo percorso. Non saranno le nostre scelte a favorire il centrosinistra».

Ieri, nel tardo pomeriggio, al termine di un incontro per fare il punto della situazione, il centrodestra pare essersi ricompattato sulla figura della Musa quale candidato sindaco. Gli ostacoli da superare erano la mozione «Verso un Pdl Europeo», che con Luca Saraceni fino a qualche giorno fa aveva chiesto le primarie e Rialzati Abruzzo - Pescara Futura, dopo la crisi politica sorta al Comune di Pescara.

«La convergenza non è stata ancora ottenuta», spiega Sospiri, «c'è l'accordo di massima, ma manca la firma di Rialzati Abruzzo. Spero comunque che la Musa possa essere presentata ufficialmente tra domani e giovedì».

Sospiri spiega anche le cause che hanno portato alla non riconferma del sindaco Pasquale Cordoma: «Nonostante aspetti positivi, come il rientro nel patto di stabilità, la ricostruzione del Palaroma, i milioni di debiti risanati e le quattro nuove scuole, ci sono state negatività provocate da inesperienza ed estrema litigiosità. C'era un clima di rapporti interpersonali che non avrebbe permesso al Pdl di andare unito».

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