Deco, il gigante privato dell’immondizia
Il potere della famiglia Di Zio nell’Ecoemme: da tre anni alla guida con una proroga.
MONTESILVANO. Ferdinando Di Zio, 54 anni, amministratore delegato dell’Ecoemme. È lo stesso Di Zio, nel ruolo di presidente del cda e amministratore delegato, a guidare il gruppo Deco. Il colosso dei rifiuti con sede a Spoltore ha in mano il 47,83 per cento delle quote dell’Ecoemme. Dal 31 dicembre 2006, la società mista è «cessata»: ma da tre anni accade che il bando per la scelta del socio privato viene rinviato. La Deco resta in sella con una proroga.
LA FAMIGLIA DI ZIO È Ferdinando Di Zio, nato a Civitella Casanova il primo dicembre del 1945, l’anello di congiunzione tra la società pubblico-privata Ecoemme e l’impresa Deco: Di Zio riveste incarichi apicali in entrambe le società. L’Ecoemme, 480 milioni di lire di capitale sociale, viene costituita il 7 agosto 1998 con atto a rogito del notaio Nicola Gioffrè: una società per la raccolta dei rifiuti composta dal Comune di Montesilvano al 51 per cento e dalla Deco (49 per cento). Due anni dopo entra a far parte dell’Ecoemme anche la Comunità montana vestina e le quote sono così suddivise: Comune di Montesilvano 49,86 per cento, Deco 47,83, Comunità montana vestina 2,31.
IL CDA ECOEMME Con l’amministrazione del sindaco Pasquale Cordoma, eletto al governo di Montesilvano il 13 giugno 2007, la presidenza del cda dell’Ecoemme, un organo politico, viene affidata all’Udc: diventa presidente l’avvocato Domenico Di Carlo che però, in aperto contrasto con il sindaco getta la spugna e si dimette il 9 novembre 2008 portandosi dietro anche il consigliere Antonio Zitella, espressione di Rifondazione comunista. Il cda dell’Ecoemme resta zoppo per quasi un anno: solo da due mesi, alla guida dell’Ecoemme come presidente del cda c’è Franco Mancioppi. Una nomina provvisoria, indipendente dalla politica.
IL CDA PRIVATO In questo lungo periodo senza i rappresentanti di nomina pubblica, il ruolo di guida viene svolto dai Di Zio ma con la supervisione del sindaco Cordoma: nel cda dell’Ecoemme siede anche un altro membro della famiglia e cioè l’avvocato Ettore Paolo Di Zio. Il resto del cda è composto, quindi, dai consiglieri Umberto Di Pasquale, Fabio Savini, Pasqualino De Luca e, l’ultimo arrivato, Loris Colazzilli. Colazzilli, avvocato, è un membro di nomina pubblica, scelto dopo un accordo tra Rifondazione comunista e il Pd. Dell’Ecoemme fa parte anche il collegio sindacale, presieduto dal commercialista Giuseppe Rasetta, e composto dai sindaci effettivi Maria Cuoccio e Paolo Sebastiani. Con l’inchiesta della procura in corso, però, emerge una spaccatura interna al collegio sindacale: con una lettera inviata al presidente del consiglio comunale Valter Cozzi, Cuoccio sconfessa la gestione Rasetta.
LO STIPENDIO PUBBLICO Per il suo ruolo in qualità di amministratore delegato dell’Ecoemme, Ferdinando Di Zio ha diritto a uno stipendio di 10.260 euro, come riporta anche il sito istituzionale www.ecoemme.com: un assegno da 855 euro al mese.
IL GIGANTE DEI RIFIUTI Ma Di Zio è anche presidente del cda e amministratore delegato della Deco. La Deco - fondata nel 1989 da un’azienda leccese, l’Acetificio Ricchiuto srl di Ugento - è l’impresa leader della famiglia Di Zio con un capitale sociale di un milione e 404 mila euro. L’attività della Deco è «raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti». I consiglieri del cda Deco sono Rodolfo Di Zio, Mauro Tonino Di Zio, Giordano De Luca, Raffaella Di Zio, Maurizio Di Zio e Valentina Di Zio. I membri del comitato di controllo sono Elisio Giambattista, Maria Elena Degli Eredi, Rocco Eugenio Masci, Mario Tozzi e Pierpaolo Di Bartolomeo. Sono del gruppo Di Zio le discariche di Chieti, di Poggio Picenze e Colle Cese a Spoltore, dove sono smaltiti i rifiuti di Montesilvano.
VIA RAIALE 110 Via Raiale 110: è questo l’indirizzo di un ufficio del gruppo Deco a Pescara. A questo indirizzo risponde la ditta Ecologica srl: attraverso la Ecologica srl, il gruppo Di Zio cura l’igiene urbana di 24 comuni del Pescarese.
LA GALASSIA DI SOCIETA’ Ma la galassia di società ascrivibili al gruppo Deco comprende anche la San Giovanni Servizi srl: una società mista, istituita con il Comune di San Giovanni Teatino, per la raccolta dei rifiuti. Sono del gruppo Di Zio anche la ditta Ecologica Sangro spa di Lanciano impegnata nella gestione di impianti di recupero e l’azienda Abruzzo Energia con sede a Spoltore, attiva nel settore del recupero energetico e biomasse. Il gruppo Di Zio è stato partner anche di Attiva, società pescarese dei rifiuti: Ferdinando Di Zio ha ricoperto dal 2000 al 2003 la carica di consigliere del cda. Dai rifiuti al mattone, l’impero dei Di Zio comprende anche società immobiliari: Area ed Ediltre di Spoltore.
LE SOCIETA’ CESSATE Fanno parte del passato della famiglia anche imprese note ma cancellate dai registri: Soleco di Chieti, Mobe, Di Zio Ferdinando Ettore e Tide di Spoltore. Ferdinando Di Zio ha ricoperto cariche anche nella Inoxa di Spoltore, Difim immobiliare finanziaria ed Edilizia Abruzzo, entrambe di Ortona.
LA FAMIGLIA DI ZIO È Ferdinando Di Zio, nato a Civitella Casanova il primo dicembre del 1945, l’anello di congiunzione tra la società pubblico-privata Ecoemme e l’impresa Deco: Di Zio riveste incarichi apicali in entrambe le società. L’Ecoemme, 480 milioni di lire di capitale sociale, viene costituita il 7 agosto 1998 con atto a rogito del notaio Nicola Gioffrè: una società per la raccolta dei rifiuti composta dal Comune di Montesilvano al 51 per cento e dalla Deco (49 per cento). Due anni dopo entra a far parte dell’Ecoemme anche la Comunità montana vestina e le quote sono così suddivise: Comune di Montesilvano 49,86 per cento, Deco 47,83, Comunità montana vestina 2,31.
IL CDA ECOEMME Con l’amministrazione del sindaco Pasquale Cordoma, eletto al governo di Montesilvano il 13 giugno 2007, la presidenza del cda dell’Ecoemme, un organo politico, viene affidata all’Udc: diventa presidente l’avvocato Domenico Di Carlo che però, in aperto contrasto con il sindaco getta la spugna e si dimette il 9 novembre 2008 portandosi dietro anche il consigliere Antonio Zitella, espressione di Rifondazione comunista. Il cda dell’Ecoemme resta zoppo per quasi un anno: solo da due mesi, alla guida dell’Ecoemme come presidente del cda c’è Franco Mancioppi. Una nomina provvisoria, indipendente dalla politica.
IL CDA PRIVATO In questo lungo periodo senza i rappresentanti di nomina pubblica, il ruolo di guida viene svolto dai Di Zio ma con la supervisione del sindaco Cordoma: nel cda dell’Ecoemme siede anche un altro membro della famiglia e cioè l’avvocato Ettore Paolo Di Zio. Il resto del cda è composto, quindi, dai consiglieri Umberto Di Pasquale, Fabio Savini, Pasqualino De Luca e, l’ultimo arrivato, Loris Colazzilli. Colazzilli, avvocato, è un membro di nomina pubblica, scelto dopo un accordo tra Rifondazione comunista e il Pd. Dell’Ecoemme fa parte anche il collegio sindacale, presieduto dal commercialista Giuseppe Rasetta, e composto dai sindaci effettivi Maria Cuoccio e Paolo Sebastiani. Con l’inchiesta della procura in corso, però, emerge una spaccatura interna al collegio sindacale: con una lettera inviata al presidente del consiglio comunale Valter Cozzi, Cuoccio sconfessa la gestione Rasetta.
LO STIPENDIO PUBBLICO Per il suo ruolo in qualità di amministratore delegato dell’Ecoemme, Ferdinando Di Zio ha diritto a uno stipendio di 10.260 euro, come riporta anche il sito istituzionale www.ecoemme.com: un assegno da 855 euro al mese.
IL GIGANTE DEI RIFIUTI Ma Di Zio è anche presidente del cda e amministratore delegato della Deco. La Deco - fondata nel 1989 da un’azienda leccese, l’Acetificio Ricchiuto srl di Ugento - è l’impresa leader della famiglia Di Zio con un capitale sociale di un milione e 404 mila euro. L’attività della Deco è «raccolta, trattamento e smaltimento dei rifiuti». I consiglieri del cda Deco sono Rodolfo Di Zio, Mauro Tonino Di Zio, Giordano De Luca, Raffaella Di Zio, Maurizio Di Zio e Valentina Di Zio. I membri del comitato di controllo sono Elisio Giambattista, Maria Elena Degli Eredi, Rocco Eugenio Masci, Mario Tozzi e Pierpaolo Di Bartolomeo. Sono del gruppo Di Zio le discariche di Chieti, di Poggio Picenze e Colle Cese a Spoltore, dove sono smaltiti i rifiuti di Montesilvano.
VIA RAIALE 110 Via Raiale 110: è questo l’indirizzo di un ufficio del gruppo Deco a Pescara. A questo indirizzo risponde la ditta Ecologica srl: attraverso la Ecologica srl, il gruppo Di Zio cura l’igiene urbana di 24 comuni del Pescarese.
LA GALASSIA DI SOCIETA’ Ma la galassia di società ascrivibili al gruppo Deco comprende anche la San Giovanni Servizi srl: una società mista, istituita con il Comune di San Giovanni Teatino, per la raccolta dei rifiuti. Sono del gruppo Di Zio anche la ditta Ecologica Sangro spa di Lanciano impegnata nella gestione di impianti di recupero e l’azienda Abruzzo Energia con sede a Spoltore, attiva nel settore del recupero energetico e biomasse. Il gruppo Di Zio è stato partner anche di Attiva, società pescarese dei rifiuti: Ferdinando Di Zio ha ricoperto dal 2000 al 2003 la carica di consigliere del cda. Dai rifiuti al mattone, l’impero dei Di Zio comprende anche società immobiliari: Area ed Ediltre di Spoltore.
LE SOCIETA’ CESSATE Fanno parte del passato della famiglia anche imprese note ma cancellate dai registri: Soleco di Chieti, Mobe, Di Zio Ferdinando Ettore e Tide di Spoltore. Ferdinando Di Zio ha ricoperto cariche anche nella Inoxa di Spoltore, Difim immobiliare finanziaria ed Edilizia Abruzzo, entrambe di Ortona.