Del Turco, i testimoni raccontanole assunzione clientelari a Villa Pini

Si torna in aula per il processo Sanità che vede imputate 27 persone tra cui l’ex presidente Ottaviano Del Turco. Il processo che, il 14 luglio 2008 azzerò la giunta di centrosinistra

PESCARA. Le assunzioni clientelari effettuate a Villa Pini su segnalazioni di alcuni politici e i rapporti tra Forza Italia e Angelini al centro oggi, in tribunale a Pescara, della nuova udienza del processo Sanitopoli, su presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, che il 14 luglio 2008 ha portato in carcere l'ex governatore Ottaviano del Turco, assessori e consiglieri regionali, imprenditori. Tra i testimoni citati dalla Procura: Giuseppe de Iuliis, responsabile del personale del gruppo Villa Pini dal novembre 2006 al giugno 2011 e Antonio Salvatore, direttore del personale dal 1981 al maggio 2005 e successivamente addetto alle relazioni pubbliche e ai rapporti con i sindacati.

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L'elenco dei nomi delle persone da assumere. Entrambi hanno raccontato che all'epoca dei fatti era in loro possesso un elenco contenente nomi di persone assunte a Villa Pini e segnalate da alcuni politici. Tra questi politici figurano l'ex assessore alla Sanità Bernardo Mazzocca, il suo ex segretario Angelo Bucciarelli, e l'ex capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone. De Iuliis ha riferito in particolare che in prossimità delle scadenze dei contratti di queste persone, doveva presentare l'elenco ad Angelini, il quale decideva se prorogarli o meno. Quasi sempre, secondo quanto riferito dall'uomo, ex patron di Villa Pini decideva di prorogarli e ciò nonostante non vi fossero particolari esigenze aziendali. Il testimone ha sottolineato che Angelini diceva che "erano persone che doveva tenere". Si trattava per lo più di ausiliari.  De Iuliis ha raccontato anche di una telefonata di Cesarone avvenuta il 28 maggio 2008 in cui l'ex capogruppo del Pd si lamentava del fatto che Angelini aveva iniziativa a licenziare delle persone da lui segnalate, in particolare alcune infermiere professionali rumene.

Salvatore: "Assunzioni dettate dai politici". Anche Salvatore ha confermato che il gruppo Villa Pini per un certo periodo di tempo ha assunto persone senza che vi fossero reali necessità. In proposito ha riferito che Angelini diceva che "era costretto per pressioni e ricatti da parte di alcuni politici". L'ex responsabile del personale ha tenuto a sottolineare che sino al 2005 a Villa Pini non sono state mai effettuate assunzioni clientelari e che la situazione in generale è iniziata a cambiare con l'assunzione a direttore del personale di Barbara Garofalo, moglie dell'ex amministratore delegato della Humangest, Gianluca Zelli, fra gli imputanti nel processo. "Da quel momento", ha raccontato il testimone, "tutto si è stravolto, Angelini era irriconoscibile. Non dava l'impressione di essere più il proprietario di Villa Pini. Zelli aveva accentrato tutto. Ed è anche a questo punto che il gruppo ha cominciato a non pagare gli stipendi". Sempre in mattinata è stato ascoltato, sempre come teste Marco Robella, consulente contabile del gruppo Novafin.

Salvatore: "Forza Italia voleva uccidere Villa Pini". "Forza Italia aveva intenzione di uccidere, nel senso di distruggere Angelini e Villa Pini, in quanto voleva vendicarsi del fatto che Angelini aveva tirato in ballo grossi nomi vicini a Berlusconi come Aracu e Cicchitto. Quindi Berlusconi se l'era legato al dito e gliel'avrebbe fatta pagare", ha raccontato Antonio Salvatore. Questa frase sarebbe stata riferita all'uomo, durante un colloquio a Villa Pini, da un ex dipendente del gruppo molto vicino a Forza Italia. Salvatore ha raccontato in aula che la donna, essendo molto preoccupata, voleva parlare della vicenda con Angelini. Secondo quanto riferito dall'ex direttore del personale di Villa Pini, la donna "era molto amica di Paolo Tancredi" e all'epoca dei fatti lavorava presso Finmeccanica.

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