Del Turco, la segretaria di Angelini: "Preparavo pacchetti di soldi"

Il processo sulle presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, in aula Katia Pace: preparava pacchetti di banconote di vari importi, che poi venivano portati via dall'ex patron di Villa Pini

PESCARA. Una delle segretarie dell'ex patron di Villa Pini, Vincenzo Maria Angelini, preparava pacchetti di banconote di vari importi, che poi venivano imbustati e portati via dallo stesso Angelini: è quanto emerge dalla testimonianza di Katia Pace nel corso del processo Sanitopoli su presunte tangenti nella sanità privata abruzzese, che vede tra i principali imputati, l'ex presidente della Regione Abruzzo, Ottaviano Del Turco.

La segretaria ha raccontato che a seconda degli importi le banconote venivano infilate in buste da lettera o impacchettati in fogli A4 sigillati con nastro adesivo. La donna ha riferito che Angelini non diceva a chi consegnava le banconote, anche se a volte gli capitava di dire che andava a Collelongo (L'Aquila) - residenza abruzzese di Del Turco - a Chieti Scalo, a Pescara o anche all'Aquila e a Roma.

La segretaria ha sottolineato che la preparazione dei pacchetti sarebbe avvenuta tra il 2004 e il 2008, in maniera più frequente tra il 2006 e il 2007. La donna ha spiegato anche di avere preparato una volta, e precisamente nell'estate 2007, un pacchetto contenente oltre 750 mila euro, poi infilato in una scatola di cartone.

Durante la sua testimonianza, la segretaria di Angelini, Katia Pace, ha raccontato di aver preparato anche le quattro mazzette che, il 2 novembre 2007, l'ex patron di Villa Pini avrebbe consegnato a Del Turco, nella sua casa di Collelongo, uscendone poco dopo con una busta di mele.

"Ricordo - ha dichiarato - di aver consegnato direttamente ad Angelini la busta di carta sigillata contenente 200 mila euro in banconote da 500 euro". La donna ha riferito che, in quell'occasione, Angelini gli disse di chiamare l'autista, di prendere la macchina fotografica e i soldi dalla cassaforte.

La Pace ha anche dichiarato di aver visto, alcune volte, a Villa Pini l'ex capogruppo regionale del Pd, Camillo Cesarone e l'ex assessore Antonio Boschetti. "Tre-quattro volte Boschetti - ha precisato - e più spesso Cesarone". La donna ha sottolineato che, durante quelle visite, Angelini diceva a lei e alle altre colleghe di preparare le buste con i soldi, circa 10-15 mila, specificando comunque di non aver mai assistito alla consegna del denaro. "Per deduzione - ha spiegato - posso dire che veniva consegnato poiché quando tornavo in ufficio non c'era più".

Riguardo ai rapporti con l'ex manager della Asl di Chieti, Luigi Conga ha riferito di non averlo mai visto personalmente a Villa Pini, ma che telefonava una volta al mese e, quando chiamava, Angelini diceva a lei e alle altre segretarie di preparare pacchetti da 100 mila euro. La donna ha raccontato di telefonate anche da parte dell'ex assessore alla Sanità, Bernardo Mazzocca e del suo ex segretario, Angelo Bucciarelli.

Quest'ultimo in particolare avrebbe inviato fax con nominativi di persone a cui fare colloqui per eventuali assunzioni.

Durante il contro esame, la difesa degli imputati ed in particolare quella di Del Turco ha messo in evidenza incongruenze fra il racconto fornito dalla segretaria in aula, soprattutto relativamente all'episodio del 2 novembre 2007, e quello fatto agli inquirenti.

In mattinata, intanto, si è discusso delle prove testimoniali e, dunque, anche di quali intercettazioni ammettere: sono state escluse, fra le altre, quelle private dell'ex presidente Del Turco.

© RIPRODUZIONE RISERVATA