PESCARA
Delibera approvata, ma è quella del Comune di Bologna
Il caso "fotocopia" denunciato su Fb dal consigliere Giampietro. La replica dell'amministrazione: "Utilizzo in maniera pretestuosa di un errore materiale della Direzione generale"
PESCARA. A Palazzo di città scoppia il caso della delibera fotocopia, pubblicata sui social dal capogruppo del Pd Piero Giampietro. "Il Documento unico di programmazione del Comune di Pescara, approvato dalla giunta Masci con mesi di ritardo, fin dalle prime pagine" -rivela Giampietro- "fa capire da dove hanno provato a copiare. Il Dup pescarese parla di Bologna Musei, dei quartieri Saragozza, Borgo Panigale, Navile, dell’ufficio Nuove Cittadinanze, di 1676 dipendenti nel servizio istruzione. E siamo appena a pagina 19".
"Gli uffici possono sbagliarsi, certo, ma un’intera giunta" - chiosa Giampietro - "ha approvato il documento principale della propria amministrazione senza nemmeno leggerlo. Almeno qualche consiglio al bravo sindaco di Bologna Matteo Lepore lo potrebbero chiedere. Lo inviteremo a Pescara. Oltre che le delibere, potrebbero copiare da Bologna anche un po’ di buona amministrazione".
IL COMUNE DI PESCARA. Nel pomeriggio il Comune di Pescara è intervenuto per replicare al consigliere Pd, Giampietro, sulla delibera fotocopia. E nella nota ha riportato le parole del direttore generale Pierluigi Carugno che ha così spiegato il caso: "Per una svista del mio ufficio nel testo di 160 pagine sono finite alcune informazioni relative al ricorso al “lavoro agile” nel comune di Bologna che erano state oggetto di consultazione, poi confluite erroneamente nell’atto sottoposto alla Giunta in luogo di quelle riferite al Comune di Pescara. E’ prassi nella Pubblica amministrazione guardare fuori dai propri ambiti per conoscere ciò che si fa altrove; e questa volta è capitato che la sottosezione che era stata predisposta sul “lavoro agile” nel Comune di Pescara sia rimasta fuori dal file e, per errore, sia stata inserita nell’impaginazione quella di Bologna che poteva essere, tutt’al più, un termine di confronto. A me non pare che questa possa essere una questione di natura politica, chi vuol farla entrare per forza in questo ambito non rende rispetto al lavoro di tante persone che a quell’atto hanno lavorato. Né è immaginabile che in un documento di 160 pagine così articolato, che focalizza la propria attenzione nei confronti di missioni e strategie, l’attenzione della Giunta possa focalizzarsi su dati riferiti al solo “lavoro agile” a consuntivo degli anni 2020- 2021".
Questo il commento aggiunto dal Comune: "Utilizzare in maniera pretestuosa un errore materiale della Direzione generale, utilizzandolo come motivo di aggressione all’avversario politico, esprime la mediocrità degli argomenti utilizzati e dell’azione condotta dal centrosinistra al Comune di Pescara".