Di Mattia «Basta critiche sulle dimissioni in ritardo»

MONTESILVANO. Attilio Di Mattia apre una polemica sulla lettera di dimissioni da consigliere provinciale presentata giovedì, in ritardo per poter consentire al consiglio di effettuare la sua sostituzione. «Il dibattito che si è voluto alzare sulle mie dimissioni», dice il sindaco, «contribuisce a spiegare i motivi per cui oltre un milione di persone ha messo la propria firma per chiedere l'abolizione delle Province. Non è possibile, infatti, che in un momento come questo si discuta del nulla perché, e il presidente del consiglio dovrebbe saperlo, per dimettermi io ho seguito le procedure previste dallo Statuto. Ma il fatto ancora più grave e che come diretta conseguenza incrementa il distacco della gente dalla politica, è che al centro dell'attenzione dell'attività della Provincia vi sia l'interpretazione di un articolo dello Statuto, che evidentemente interpretabile non è. Una interpretazione, mi viene il sospetto, dettata da chi preferirebbe stare con le pinne, il fucile e gli occhiali». «Se come spreco si vuole far intendere l'espletamento di un consiglio ad agosto», conclude, «allora vuol dire che siamo arrivati alla frutta».

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