Di Mattia va a caccia di un braccio destro

Via libera alla riorganizzazione del Comune: Urbanistica e Abusivismo edilizio tornano uniti e Di Donato finisce all’Ambiente. Bando per un capo di gabinetto

MONTESILVANO. Cerca un braccio destro il sindaco Idv Attilio Di Mattia e lo fa con un avviso pubblico lampo che, pubblicato il 6 dicembre scorso, scadrà il 21 dicembre prossimo.

Non è l’unica novità in vista per il Comune: Di Mattia ha appena cambiato i settori riunificando l’Urbanistica e l’Abusivismo edilizio. Una divisione che, a Montesilvano città dei palazzi, aveva portato a un paradosso: più volte, Urbanistica e Abusivismo avevano preso decisioni diverse sulle stesse pratiche edilizie.

La prima conseguenza della nuova impostazione di Di Mattia è che il dirigente Costantino Di Donato non è più il capo dell’Abusivismo: Di Donato, dal 5 dicembre scorso, guida il settore Protezione civile e Ambiente con 5 dipendenti compreso un autista. Di Donato è lo stesso dirigente che, scaricato dai Lavori pubblici nel 2007, aveva portato l’ex sindaco Pasquale Cordoma in tribunale: Cordoma è stato assolto ma la sentenza ha, comunque, rivelato che il caso di Donato non è stato esente da «influenze politiche». Nella girandola della riorganizzazione interna, Dante Verziere, memoria storica degli abusi edilizi di Montesilvano, torna alle dipendente dell’Urbanistica.

Proprio l’Urbanistica, prima di Natale, dovrebbe avere un nuovo dirigente: dopo aver ascoltato una quarantina di candidati, la commissione, composta dal sindaco, dagli assessori Vincenzo Fidanza e Adriano Chiulli e dal segretario generale Alfredo Luniver, dovrà riunirsi per decidere chi prenderà il posto di Gianfranco Niccolò. Un ruolo decisivo a Montesilvano. A Niccolò resteranno soltanto i settori Lavori pubblici e Servizi. Sulla scelta dell’Urbanistica, peseranno i curriculum ma sarà una nomina intuitu personae, cioè discrezionale e legata al mandato del sindaco.

Un’altra nomina che arriverà all’inizio del 2013 è quella del capo di gabinetto: dopo l’addio di Alberico Ambrosini, sindaco di Moscufo, il Comune è rimasto privo di questa figura da quasi 3 anni. Adesso, Di Mattia cerca un collaboratore per tradurre in pratica il «programma di mandato dell’amministrazione», «supportare le attività del sindaco», «coordinare i settori comunali nella individuazione ed attuazione di progetti speciali», «curare la comunicazione e le relazioni esterne dell’ente», «attendere alle relazioni esterne dell’ente svolgendo compiti di rappresentanza istituzionale», «politiche comunitarie».

Stando all’avviso pubblico, il capo di gabinetto avrà lo stesso stipendio di un dirigente ma, il documento precisa: «È fatta salva la possibilità di integrare il trattamento economico, con provvedimento motivato della giunta comunale, con un’indennità ad personam». Per partecipare alla selezione è necessario essere «laureati in materie giuridiche, economiche ed equipollenti» e avere «un’esperienza pluriennale nella direzione di organizzazioni complesse». È possibile avanzare candidature all’ufficio Protocollo del Comune. L’avviso spiega anche come sarà scelto il capo di gabinetto: «Le domande di partecipazione verranno trasmesse al sindaco, che procederà, con l’ausilio del segretario generale, alla valutazione dei curricula dei candidati». ©RIPRODUZIONE RISERVATA