Di Mattia: via chi non vuole stare con me
Il sindaco Idv richiama la sua maggioranza dopo le liti, ma il centrosinistra va sotto in commissione. Maragno: un caos
MONTESILVANO. «Sentir parlare di Montesilvano da parte di chi ce l’ha lasciata senza un soldo e con tanti problemi, è davvero troppo e inopportuno. Per quanto riguarda la mia maggioranza, Sospiri stia tranquillo perché andrò avanti spedito come un treno». Il sindaco Idv Attilio Di Mattia risponde a muso duro a Lorenzo Sospiri, consigliere regionale Pdl e capo pescarese del partito, che ha definito l’amministrazione di centrosinistra «già in crisi ad appena 5 mesi dalle elezioni».
Dopo il conclave di sabato scorso finito tra le liti – il capogruppo Pd Massimiliano Pavone e il consigliere Udc Emidio Di Felice avevano abbandonato subito il ristorante di Moscufo in seguito alle accuse giunte dall’Idv di troppe pressioni sul sindaco – Di Mattia assicura che la sua maggioranza allargata, dall’Udc a Sel, è solida e pare mandare un messaggio proprio a Pavone e Di Felice: «Sulle questioni importanti non c’è raviolo che tenga. Chi mi sostiene sa benissimo qual è la strada che voglio tracciare e che, se vogliono continuare a camminare con me, bene, altrimenti lo si sappia da subito, a differenza di altri, non tratterrò nessuno». Quasi un ultimatum: o con me o via.
Ma le parole del sindaco non sono bastate a rallentare una giornata troppo movimentata per la maggioranza: il centrosinistra è andato sotto nella commissione Bilancio, disertata dall’Udc. «Adesso, non ci voleva proprio», così hanno pensato i colonnelli del Pd che, dopo la seduta, si sono riuniti a pranzo all’hotel D’Atri per discutere con il segretario provinciale Antonio Castricone per discutere dell’alleanza con l’Idv. Un pranzo “pesante” visto che poco prima in aula tra Daniele Scorrano del Pd e Fabio Vaccaro, lo stesso consigliere Idv che sabato scorso aveva scatenato la lite, è andato in scena un altro duro botta e risposta. Scorrano ha chiesto di rinviare il voto su 2 delibere riguardanti i conti dell’Azienda speciale e da Vaccaro, presidente della commissione, ha ottenuto un no: con la proposta del rinvio messa ai voti, ecco che la maggioranza, nonostante l’appoggio imprevisto di Paolo Di Blasio (Arcobaleno) della minoranza, è uscita battuta con i voti di Scorrano e dell’opposizione (l’ex candidato sindaco Francesco Maragno di Democrazia e libertà, i consiglieri Pdl Paolo Cilli e Umberto Di Pasquale ed Ernesto De Vincentiis di Montesilvano futura. Astenuta Debora Comardi di Sinistra unita).
In serata, il caso Montesilvano è stato esaminato a Pescara in una riunione dei partiti del centrosinistra andata avanti fino a tardi per tentare di ricomporre la frattura tra Pd, Udc e Idv.
«Di Mattia annuncia di voler andare dritto come un treno», polemizza Maragno, «ma anziché dichiararlo ai giornali lo dovrebbe dire alla sua maggioranza. Stando a quello che accade in commissione e in consiglio comunale, con diversi consiglieri del centrosinistra che votano contro la propria maggioranza, il suo schieramento non vive certo un momento di armonia». Maragno chiede interventi sui rifiuti e sui fondi europei: «Vorremo sapere che fine ha fatto il programma di governo di Di Mattia, quello concordato con pezzi dell’ex maggioranza di Pasquale Cordoma e quello poi sposato da una coalizione fin troppo eterogenea che sta mostrando tutti i suoi limiti», aggiunge Maragno, «uno schieramento che ha finora trovato un unico punto d’incontro: quello della ricerca di poltrone e posizioni di privilegio».
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