Di Nicola, cittadinanza onoraria

Riconoscimento per l'ex procuratore capo che lavorerà per Francavilla

FRANCAVILLA. Francavilla conta oggi un illustre cittadino in più: è l'ex procuratore capo Enrico Di Nicola, da alcuni mesi collaboratore del Comune di Francavilla. La cittadinanza onoraria gli è stata conferita ieri mattina dal sindaco Nicolino Di Quinzio e dal consiglio comunale, in un'apposita seduta convocata per l'occasione. Un merito votato all'unanimità dei consiglieri presenti.

Grande commozione per il primo cittadino e per l'ex procuratore capo di Pescara Enrico Di Nicola, legato da sempre a Francavilla. «In questo posto ho un dolce ricordo tra tanti: il primo bacio dato a mia moglie». L'emozione del procuratore passa attraverso i ricordi dell'esperienza francavillese, del mare e di quella casa «piena di fascicoli dei processi, che conservavo a Francavilla perchè è qui che lavoravo meglio», ha ricordato durante la cerimonia.

Classe 1933, in magistratura dal 1960, Di Nicola ha ricoperto prestigiosi incarichi e ottenuto numerosi riconoscimenti negli ultimi anni. Nella sua carriera, tra gli altri successi, l'incarico di procuratore capo di Pescara dal 1992 al 2002. E' stato il sindaco Nicolino Di Quinzio a individuare in Di Nicola, un anno fa circa, la figura più adatta per una consulenza di tipo giuridico per l'Ente.

Consulenza che l'ex procuratore, da poco in pensione, ha deciso di svolgere a titolo gratuito. «Ho chiesto a Di Nicola anche di entrare in giunta», ricorda Di Quinzio, «ma mi ha detto che di politica non ne vuol sapere. Mi sta aiutando a gestire la casa comunale in nome della legalità e della trasparenza».  «Io non sono così straordinario», ha risposto onorato del titolo il neo-cittadino, «ho solo il senso del dovere e lo esercito al meglio poiché ho giurato sulla costituzione».

Tra i ripetuti applausi, c'è il voto del consiglio. Gli assenti sono sette. A disertare la seduta, condotta dal vicepresidente Francesco Todisco Grande, è la compagine del Pdl, oltre a Manuela Mucci (Pd), Francesco Lando (IdV) e al presidente Valerio Baldassarre, non presente per motivi familiari.

Un'assenza non casuale, invece, quella del consiglieri del centrodestra: una decisione che ha a che vedere con la revoca dell'ultimo consiglio, quello del 22 giugno. «Diamo al sindaco una riprova della sua mancanza di rispetto verso l'assise comunale, specialmente dopo la biasimevole vicenda della revoca dell'ultimo consiglio», si legge in una nota firmata dal gruppo consiliare Pdl.

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