BUSSI SUL TIRINO

Discarica dei veleni, la Cassazione boccia il ricorso Edison: avanti con la bonifica

Riconosciuta la legittimità della sentenza con la quale il Consiglio di Stato aveva riconosciuto la fondatezza dell'ordinanza della Provincia di Pescara sulla responsabilità dell'inquinamento

PESCARA. L'ordinanza con la quale la Provincia di Pescara ha individuato la Edison come responsabile dell'inquinamento del sito dove, nel 2007, fu scoperta a Bussi sul Tirino la cosiddetta "discarica dei veleni", è legittima. A sancirlo è la Cassazione alla quale la Edison aveva fatto ricorso contro la sentenza del Consiglio di Stato che a marzo aveva riconosciuto la fondatezza dell'ordinanza.

La società adesso deve rimborsare le ingenti somme necessarie per la bonifica del sito, senza possibilità di poter ricorrere ancora alla giustizia

L'ordinanza della Provincia risale al 2018. Con essa la Edison viene individuata come responsabile della contaminazione delle discariche 2Ae 2B a Bussi come erede di Montedison e come tale responsabile della bonifica. Edison era già stata stata bocciata sul punto dal Tar, due volte dal Consiglio di Stato (a cui aveva chiesto la revoca della prima sentenza).

La decisione della Cassazione è stata subito commentata positivamente dal Forum H2o. "Con l'ordinanza della Cassazione di oggi termina il can can giudiziario messo in piedi da Edison contro l'atto della Provincia di Pescara", si legge in una nota: " Si conferma quindi la bontà dell'azione della Provincia e dell'Avvocatura dello Stato che ha difeso gli enti". Per l'associazione ambientalista Edison avrebbe fatto meglio ad adoperarsi da subito per la bonifica "invece di lanciarsi, peraltro usando parole di fuoco del tutto fuori luogo, in questa inutile battaglia giudiziaria". "Ora", continua la nota, "invitiamo gli enti a individuare il soggetto responsabile dell'inquinamento per tutte le nuove aree che purtroppo si stanno rivelando contaminate a seguito delle verifiche dell'Arta, oltre a quelle per le quali il responsabile è stato già individuato. Parliamo di altri siti con rifiuti e contaminazione dei terreni nonché dei sedimenti fluviali. Resta molto lavoro da fare anche in questo senso. Sono passaggi fondamentali perché dare un nome e un cognome al responsabile significa fare andare avanti le procedure per le bonifiche".