Discarica di Bussi, il processo. L’ex direttore della Montedison: “Non sapevo nulla dei veleni”

Luigi Guarracino, imputato nel processo sull’avvelenamento delle acque: “Sono abruzzese, non avrei mai potuto accettare una cosa del genere”. Udienza a porte chiuse. La Solvay resta parte civile nel processo

CHIETI. “Della discarica non so nulla ma ho segnalato l'inquinamento del sito. Ho abitato a Bussi insieme a mia moglie e ai miei bambini, sono abruzzese e amo la mia terra: non avrei mai potuto concepire l'idea di una cosa del genere”. L'ex direttore della Montedison Luigi Guarracino, imputato nel processo in Corte d'assise a Chieti, ha parlato per la prima volta in aula difendendosi dall'accusa di aver avvelenato le acque, dicendo di “non sapere” della presenza della mega discarica dei veleni poi scoperta dalla Forestale nel 2007 e aggiungendo invece di aver denunciato l'inquinamento all'allora sindaco di Bussi che, poi, ha convocato una conferenza di servizi. “La riunione”, ha detto Guarracino, “è stata però convocata quando io non ero più direttore”.

IL FATTO "Contaminata l'acqua destinata a 700mila persone"
Le analisi choc in versione integrale / Il videoreportage / Foto

Prima della deposizione di Guarracino seguita, poi, da quella di Piazzardi, l'udienza è stata animata da uno scontro tra i pm Anna Rita Mantini e Giuseppe Bellelli e gli avvocati della Montedison. La procura ha chiesto di celebrare il processo a porte aperte proprio per la presenza della giuria popolare, mentre i legali hanno fatto riferimento al “circo mediatico giudiziario” di questi giorni che potrebbe condizionare la giuria chiedendo quindi di celebrare il processo a porte chiuse. Il presidente, quindi, ha lasciato che il processo si celebrasse a porte chiuse perché i 19 imputati, ex vertici e amministratori della Montedison, hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato che si svolge in camera di consiglio.

Il collegio presieduto dal presidente Geremia Spiniello ha anche rigettato la richiesta della Montedison di escludere la Solvay come parte civile nel processo. La richiesta di tirar fuori la Solvay dagli accusatori è stata motivata, come ha spiegato uno degli avvocati di parte civile per Codici Gaetano Di Tommaso, presente in aula, «dal fatto che nei giorni scorsi è stata presentata la chiusura delle indagini per 7 dirigenti della Solvay per la tranche bis dell'inchiesta». In aula si torna il 4 aprila quando la parola spettera' ai pm Mantini e Bellelli.

©RIPRODUZIONE RISERVATA