Divieti, nuovi chiarimenti Siamo arancioni fino al 31
Ecco la circolare del Viminale con le risposte agli ultimi dubbi su spostamenti e chiusure Spiegazioni sulle seconde case fuori regione: si possono raggiungere ma non liberamente
Nelle seconde case fuori regione non ci si può andare liberamente. Lo spostamento è sempre vincolato. La regola è messa nero su bianco dal Viminale, con una circolare a firma del capo di gabinetto Bruno Frattasi inviata ai prefetti. Nelle ultime ore sono state fatte precisazioni sulle disposizioni in merito al tema, ma per ora non trovano riscontri sui documenti ufficiali. Quello del Viminale è l’unico e diventa prezioso, anche alla luce del fatto che l’Abruzzo resterà in zona arancione fino al 31 gennaio. Ci aspettano tanti giorni con misure restrittive, diventa così fondamentale conoscere bene le regole.
LO SPOSTAMENTO. Nella circolare del Viminale non si fa riferimento esplicito alle seconde case fuori regione, tuttavia viene confermato fino al 15 febbraio 2021 lo stop agli spostamenti tra regioni, ad «eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, nonché dal rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». Un passaggio che quindi chiarisce come in uno di questi casi sia sempre possibile raggiungere anche le seconde case.
Nelle ultime ore è stata diffusa la notizia della possibilità di raggiungerle purché si tratti di un’abitazione di proprietà o in affitto, con la permanenza del divieto invece se il proprietario è un parente. Una versione emersa sulla scorta delle dichiarazioni rese dal sottosegretario all’Interno, Achille Variati, che però almeno per il momento non sono confermate sulle carte.
Il documento del Ministero dell’Interno che pubblichiamo chiarisce anche molti altri aspetti del Dpcm in vigore fino al 5 marzo.
ZONA ARANCIONE. L’Abruzzo rimarrà arancione per tutto gennaio. Per questo colore la circolare del Viminale chiarisce tutti gli aspetti. La mobilità in entrata e in uscita dai Comuni in questa fascia di rischio resta in genere vietata, salvo che per motivi di lavoro, di necessità o di salute o per far rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. «Gli spostamenti verso una sola abitazione privata abitata», spiega poi il documento inviato ai prefetti, «sono consentiti in ambito comunale». Come? Una sola volta al giorno tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e disabili o non autosufficienti conviventi. «Restano tuttavia consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia». Sospese le attività di ristorazione, viene però sempre permesso il servizio a domicilio e l’asporto fino alle 22. L’eccezione riguarda le attività con codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati), in cui il limite orario per l’asporto è delle ore 18. Viene ribadita, inoltre, «la sospensione delle attività museali e delle mostre».
ZONA GIALLA. A differenza dell’arancione, in zona gialla «il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, viene riattivato dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, a condizione che, sulla base delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori, siano garantite modalità di fruizione contingentate o comunque tali da evitare assembramenti e da consentire il rispetto della distanza interpersonale. Alle medesime condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre». Sul fronte degli spostamenti anche in questa fascia resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 ma, nella restante parte del tempo, «in ambito regionale è consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso una sola abitazione privata abitata». A casa di amici e parenti, comunque, ci si può andare sempre nei limiti di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni e disabili o non autosufficienti conviventi.
«Dal 15 febbraio 2021», recita inoltre la circolare, «sono consentite, nel rispetto di appositi protocolli anti-Covid, le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni, nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova».
I bar e ristoranti sono aperti dalle 5 alle 18, ma dopo quest’ora non è più consentito l’asporto a bar e altri esercizi simili senza cucina, oltre che ad attività commerciali al dettaglio di bevande in esercizi specializzati.
ZONA ROSSA. «Il complesso delle misure più restrittive introdotte con il Dpcm in esame per i territori ricadenti in area rossa resta sostanzialmente immutato rispetto a quello delineato dal quadro precedentemente in vigore e oggetto di commento nelle pregresse circolari», viene specificato nel documento. A queste misure si aggiungono le prescrizioni in tema di spostamenti e attività di ristorazione con modalità di asporto, di contenuto identico a quelle introdotte nei territori in area arancione. «In particolare, la limitazione delle regole generali di spostamento in area rossa», si aggiunge nel documento, «trova un’eccezione nella possibilità, ammessa anche in tale area, di recarsi in un’abitazione privata abitata, in ambito comunale, con le stesse modalità previste per le altre aree».
CONTROLLI. La circolare del Viminale, infine, si chiude con un invito ai prefetti affinché garantiscano «la più scrupolosa osservanza delle prescrizioni vigenti attraverso mirati servizi di controllo del territorio, soprattutto nelle aree urbane - specialmente quelle interessate da fenomeni di affollamento nelle ore serali e notturne - nei luoghi di transito e lungo le principali arterie stradali».
LO SPOSTAMENTO. Nella circolare del Viminale non si fa riferimento esplicito alle seconde case fuori regione, tuttavia viene confermato fino al 15 febbraio 2021 lo stop agli spostamenti tra regioni, ad «eccezione di quelli motivati da comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute, nonché dal rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione». Un passaggio che quindi chiarisce come in uno di questi casi sia sempre possibile raggiungere anche le seconde case.
Nelle ultime ore è stata diffusa la notizia della possibilità di raggiungerle purché si tratti di un’abitazione di proprietà o in affitto, con la permanenza del divieto invece se il proprietario è un parente. Una versione emersa sulla scorta delle dichiarazioni rese dal sottosegretario all’Interno, Achille Variati, che però almeno per il momento non sono confermate sulle carte.
Il documento del Ministero dell’Interno che pubblichiamo chiarisce anche molti altri aspetti del Dpcm in vigore fino al 5 marzo.
ZONA ARANCIONE. L’Abruzzo rimarrà arancione per tutto gennaio. Per questo colore la circolare del Viminale chiarisce tutti gli aspetti. La mobilità in entrata e in uscita dai Comuni in questa fascia di rischio resta in genere vietata, salvo che per motivi di lavoro, di necessità o di salute o per far rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. «Gli spostamenti verso una sola abitazione privata abitata», spiega poi il documento inviato ai prefetti, «sono consentiti in ambito comunale». Come? Una sola volta al giorno tra le 5 e le 22 e nei limiti di due persone, che potranno comunque portare con sé i figli minori di 14 anni e disabili o non autosufficienti conviventi. «Restano tuttavia consentiti gli spostamenti dai Comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri dai relativi confini, con esclusione in ogni caso degli spostamenti verso i capoluoghi di provincia». Sospese le attività di ristorazione, viene però sempre permesso il servizio a domicilio e l’asporto fino alle 22. L’eccezione riguarda le attività con codici Ateco 56.3 (bar e altri esercizi simili senza cucina) e 47.25 (commercio al dettaglio di bevande in esercizi specializzati), in cui il limite orario per l’asporto è delle ore 18. Viene ribadita, inoltre, «la sospensione delle attività museali e delle mostre».
ZONA GIALLA. A differenza dell’arancione, in zona gialla «il servizio di apertura al pubblico dei musei e degli altri istituti e luoghi della cultura, viene riattivato dal lunedì al venerdì, con esclusione dei giorni festivi, a condizione che, sulla base delle dimensioni e delle caratteristiche dei locali aperti al pubblico, nonché dei flussi di visitatori, siano garantite modalità di fruizione contingentate o comunque tali da evitare assembramenti e da consentire il rispetto della distanza interpersonale. Alle medesime condizioni sono aperte al pubblico anche le mostre». Sul fronte degli spostamenti anche in questa fascia resta il coprifuoco dalle 22 alle 5 ma, nella restante parte del tempo, «in ambito regionale è consentito una sola volta al giorno, spostarsi verso una sola abitazione privata abitata». A casa di amici e parenti, comunque, ci si può andare sempre nei limiti di due persone, che possono portare con sé i figli minori di 14 anni e disabili o non autosufficienti conviventi.
«Dal 15 febbraio 2021», recita inoltre la circolare, «sono consentite, nel rispetto di appositi protocolli anti-Covid, le prove selettive dei concorsi banditi dalle pubbliche amministrazioni, nei casi in cui è prevista la partecipazione di un numero di candidati non superiore a trenta per ogni sessione o sede di prova».
I bar e ristoranti sono aperti dalle 5 alle 18, ma dopo quest’ora non è più consentito l’asporto a bar e altri esercizi simili senza cucina, oltre che ad attività commerciali al dettaglio di bevande in esercizi specializzati.
ZONA ROSSA. «Il complesso delle misure più restrittive introdotte con il Dpcm in esame per i territori ricadenti in area rossa resta sostanzialmente immutato rispetto a quello delineato dal quadro precedentemente in vigore e oggetto di commento nelle pregresse circolari», viene specificato nel documento. A queste misure si aggiungono le prescrizioni in tema di spostamenti e attività di ristorazione con modalità di asporto, di contenuto identico a quelle introdotte nei territori in area arancione. «In particolare, la limitazione delle regole generali di spostamento in area rossa», si aggiunge nel documento, «trova un’eccezione nella possibilità, ammessa anche in tale area, di recarsi in un’abitazione privata abitata, in ambito comunale, con le stesse modalità previste per le altre aree».
CONTROLLI. La circolare del Viminale, infine, si chiude con un invito ai prefetti affinché garantiscano «la più scrupolosa osservanza delle prescrizioni vigenti attraverso mirati servizi di controllo del territorio, soprattutto nelle aree urbane - specialmente quelle interessate da fenomeni di affollamento nelle ore serali e notturne - nei luoghi di transito e lungo le principali arterie stradali».