La lettera

«Divieti solo per la mia auto ma non per le Volkswagen»

PESCARA. Il mese scorso il Comune, come prima contromisura per combattere l’inquinamento, ha deciso di vietare la circolazione in città alle auto più vecchie. Ma quel provvedimento ha suscitato...

PESCARA. Il mese scorso il Comune, come prima contromisura per combattere l’inquinamento, ha deciso di vietare la circolazione in città alle auto più vecchie. Ma quel provvedimento ha suscitato qualche perplessità. Lo conferma l’ex consigliere provinciale Michele Sacchini che ha inviato una lettera alla prefettura, girata poi alla polizia municipale, in cui ha chiesto spiegazioni su quei divieti. Il documento, inviato il 15 dicembre scorso, è stato reso noto solo ieri. Le sue domande non hanno ancora trovato risposta. Ma ecco cosa c’è scritto.

«Desidero conoscere», si legge, «il motivo per cui autoveicoli (nel mio caso Euro 2), con regolare revisione biennale che ha accertato i requisiti di efficienza anche e soprattutto sotto il profilo delle emissioni di scarico, sono stati esclusi dalla libera circolazione in città». «Altresì», prosegue la lettera di Sacchini, «chiedo come mai auto immatricolate di recente della Volkswagen, dichiarate dalla stessa casa costruttrice non in regola con i parametri di emissioni denunciati all’origine, non hanno subìto le stesse restrizioni». Il riferimento dell’ex consigliere è allo scandalo del Dieselgate scoppiato alcuni mesi fa che ha coinvolto la casa costruttrice tedesca.

«Le revisioni biennali», conclude Sacchini, «a mio modesto avviso, si svolgono con l’esborso di denaro per tributi e accessori che viene “estorto” al cittadino senza alcun beneficio per la circolazione del proprio autoveicolo».

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