“Do un rene per salvare la casa che Equitalia mi ha pignorato”, continua la protesta a Pescara
Nuova giornata di protesta di Silvio Buttiglione davanti alla società di riscossione che spiega: “Il nostro è solo un atto dovuto. Il pignoramento è stato avviato da una banca”
PESCARA. Secondo giorno di protesta, davanti alla sede pescarese di Equitalia, di Silvio Buttiglione, un ex imprenditore di Montesilvano disposto a donare un rene o una cornea a chi lo aiuterà a rientrare in possesso della sua casa. «Resterò qui fino a sabato», spiega Buttihlione che accusa Equitalia: «Mi ha messo all’asta la casa». Ieri Equitalia aveva smentito la notizia sostenendo che non c’entrava nulla con la vendita della casa dell’uomo e che, anzi, era disposta ad aiutarlo. Ma oggi l’uomo mostra i documenti con la richiesta di pignoramento avanza dalla società di riscossione tributi. In realtà il porovvedimento non è a carico di Buttiglione, ma della moglie Anna Giusto. L'immobile di Montesilvano, prima casa per la coppia, è in comunione dei beni.
L’attacco a Equitalia. «Equitalia figura come secondo soggetto, il primo è una banca», a vantare diritti nei suoi confronti. «Equitalia, dice, si comporta come gli avvoltoi che aspettano che qualcuno colpisca la preda per poi lanciarcisi sopra. Se avessero voluto fare qualcosa per aiutarmi avrebbero potuto farlo quando sono andato lì a piangere in ginocchio. Oramai hanno di fronte un paziente in coma che sta morendo, come fanno a tornare indietro? Io mi vergogno di loro, non hanno un’anima. Oggi l’unica soluzione è che qualcuno mi aiuti a riprendermi la casa, considerato che il procedimento per l’asta è partito».
Equitalia: “È un atto dovuto”. Sentita dal Centro, Equitalia spiega che il procedimento è stato avviato dal Credito di Romagna. Mentre la società di riscossione non può per legge pignorare la prima casa, nulla vieta a una banca di mettere all’asta il bene. «Il ruolo di Equitalia, in questo caso, è quello di garante dei crediti tributari nei confronti dello stato», spiega la società. «Per questo interviene una volta isituita la pratica. Equitalia non ha effettuato direttamente il pignoramento nei confronti di Silvio Buttiglione, ha solo posto in essere un atto dovuto».
La protesta continua. L’uomo chiede una «legislazione diversa», prendendo spunto da altri paesi, e dice di voler «sensibilizzare l’opinione pubblica, considerato che ci sono milioni di casi così». Per questo rimarrà sino a sanato con i suoi cartelli davanti agli uffici di via Gabriele d’Annunzio e annuncia che proseguirà fino a sabato, per poi spostarsi davanti alla sede della Banca d’Italia e poi proseguire a Roma, dove ha già manifestato in passato.
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