allarme criminalità
Donna rapinata dell'auto nell'area di risulta
Bloccata e ferita da due balordi che arrivano in bici e fuggono con la sua Bmw
PESCARA. «Dammi subito le chiavi». La donna cerca di resistere, ma il primo bandito, che parla con un accento pescarese, la blocca afferrandola alle spalle con un braccio per impedirle di guardare in faccia lui e il suo complice. L’altro, nel frattempo, mette in moto e sgasa verso l’autostrada. La Bmw 320 sfreccia a 240 all’ora in A-14 e finisce nel mirino del Tutor. Tuttavia, nonostante il grande spiegamento di forze, i banditi sfuggono alla cattura. La donna, accompagnata dal figlio e dal marito, si fa medicare al pronto soccorso dell’ospedale dove racconterà la sua disavventura.
Pomeriggio di paura, quello di ieri, per una funzionaria della sede Rai abruzzese, Ilaria Moscone, di 55 anni. La donna, intorno alle 14,45, è entrata a piedi nel parcheggio di via Michelangelo, che si trova a un passo dagli uffici della Rai in via De Amicis. Mentre si trovava nelle vicinanze della macchina la donna è stata avvicinata da due uomini di circa 30 anni, uno dei quali con la barba curata, che viaggiavano in sella a due biciclette di tipo mountain bike, con ogni probabilità rubate in precedenza (nelle foto). I due hanno minacciato la donna intimandole di consegnare loro le chiavi della macchina. La funzionaria Rai, sulle prime, ha cercato di opporsi ma la sua resistenza è stata vinta dalla violenza di uno dei due malviventi. Il bandito le ha afferrato la testa con un braccio e si è fatto consegnare le chiavi. A quel punto, in un attimo, i due sono saliti in macchina e, sgommando, hanno guadagnato l’uscita del parcheggio dirigendosi verso l’asse attrezzato da dove hanno raggiunto l’autostrada. Inizialmente si era pensato a uno scippo. Tuttavia la testimonianza della vittima e di una donna che ha assistito alla terribile scena hanno chiarito che si trattava di una rapina. La funzionaria Rai ha riportato ferite giudicate guaribili in sette giorni, oltre a un comprensibile stato di choc.
Allertata la polizia, è scattata la caccia alla Bmw 320 che è entrata in autostrada, in direzione Sud, dove è stata individuata grazie al Tutor che ne ha accertato la velocità: 240 chilometri orari. Inseguita da un elicottero e da varie pattuglie, della macchina e dei due banditi si sono perse le tracce. In particolare, non è bastato un munito posto di blocco che è stato allestito all’altezza dello svincolo di Dragonara. La polizia continua la caccia ai due fuggitivi.
Pomeriggio di paura, quello di ieri, per una funzionaria della sede Rai abruzzese, Ilaria Moscone, di 55 anni. La donna, intorno alle 14,45, è entrata a piedi nel parcheggio di via Michelangelo, che si trova a un passo dagli uffici della Rai in via De Amicis. Mentre si trovava nelle vicinanze della macchina la donna è stata avvicinata da due uomini di circa 30 anni, uno dei quali con la barba curata, che viaggiavano in sella a due biciclette di tipo mountain bike, con ogni probabilità rubate in precedenza (nelle foto). I due hanno minacciato la donna intimandole di consegnare loro le chiavi della macchina. La funzionaria Rai, sulle prime, ha cercato di opporsi ma la sua resistenza è stata vinta dalla violenza di uno dei due malviventi. Il bandito le ha afferrato la testa con un braccio e si è fatto consegnare le chiavi. A quel punto, in un attimo, i due sono saliti in macchina e, sgommando, hanno guadagnato l’uscita del parcheggio dirigendosi verso l’asse attrezzato da dove hanno raggiunto l’autostrada. Inizialmente si era pensato a uno scippo. Tuttavia la testimonianza della vittima e di una donna che ha assistito alla terribile scena hanno chiarito che si trattava di una rapina. La funzionaria Rai ha riportato ferite giudicate guaribili in sette giorni, oltre a un comprensibile stato di choc.
Allertata la polizia, è scattata la caccia alla Bmw 320 che è entrata in autostrada, in direzione Sud, dove è stata individuata grazie al Tutor che ne ha accertato la velocità: 240 chilometri orari. Inseguita da un elicottero e da varie pattuglie, della macchina e dei due banditi si sono perse le tracce. In particolare, non è bastato un munito posto di blocco che è stato allestito all’altezza dello svincolo di Dragonara. La polizia continua la caccia ai due fuggitivi.