Dragaggio, la rabbia dei pescatori esplode nella sede della Provincia

Tensione durante l’incontro tra marineria e istituzioni organizzato per fare il punto della situazione sui lavori nel porto di Pescara

PESCARA. Tensione, nella sede della Provincia di Pescara, durante l’incontro tra marineria e istituzioni organizzato per fare il punto della situazione sui lavori di dragaggio del Porto. Non appena il referente della Sidra, la società aggiudicataria dell’appalto, ha preso la parola, un gruppo di operatori portuali si è alzato in piedi ed ha cominciato ad inveire contro i presenti, interrompendo bruscamente il dibattito.

La situazione è subito degenerata: i pescatori si sono avvicinati ai rappresentanti istituzionali - ci sono tra gli altri il Prefetto, Vincenzo D’Antuono, il presidente della Provincia di Pescara, Guerino Testa, il sindaco, Luigi Albore Mascia, e l’assessore regionale Mauro Febbo - ed hanno sfogato, tra urla ed insulti, la loro rabbia. Presenti in sala decine di uomini delle forze dell’ordine. La marineria ha lasciato provvisoriamente l’aula, per poi rientrare una volta placati gli animi. I pescatori criticano, tra l’altro, quella che definiscono la «gravissima» assenza del Governo, dato che nessun rappresentante del Provveditorato alle Opere pubbliche è intervenuto all’incontro odierno.

«Noi siamo organizzati per proseguire con i lavori a partire dal 15 aprile, nell’area della canaletta, dove la marineria ha evidenziato le principali emergenze. La parte dei lavori relativa alle emergenze verrà completata entro il 30 aprile, così da consentire il passaggio dei pescherecci». Lo ha affermato l’ingegner Carlo Alberto Marconi della Sidra.

Il referente della Società Italiana Dragaggi, oggetto di violente critiche da parte della marineria durante l’incontro, ha inoltre spiegato che si lavorerà prima sulla canaletta per poi procedere verso l’interno, prevedendo di scavare per 12 ore al giorno, con una produzione giornaliera di 1.000-1.400 metri cubi di materiali. I sedimenti finiranno in gran parte nella vasca di colmata, come confermato anche dal direttore dell’Arta, Mario Amicone, presente all’incontro.

Il prefetto di Pescara, Vincenzo D’Antuono, in contatto con il Provveditorato alle Opere pubbliche, ha confermato che nei prossimi giorni, subito dopo la consegna delle controanalisi, che avverrà lunedì, i lavori dovrebbero partire. «Ho appreso dal provveditore Carlea che rispetto alla spesa inizialmente prevista - ha affermato D’Antuono - ci sarebbero dei risparmi e questo consentirà di fare lavori aggiuntivi, al fine di rendere ancora più fruibile il Porto».

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