Dragaggio, tra 6 giorni la consegna dei lavori
Annuncio di Testa: entro tre mesi lo scavo del fondale sarà completato Gli armatori: non basta togliere 200 mila metri cubi, il porto resta un pericolo
PESCARA. I lavori del dragaggio del porto saranno consegnati alla ditta Sidra di Roma che ha vinto l’appalto giovedì prossimo alle 15. A dirlo è stato il provveditore alle Opere pubbliche Donato Carlea in un colloquio con il presidente della Provincia Guerino Testa. La ditta, secondo le direttive, avrà 85 giorni di tempo per scavare i 200 mila metri cubi di fango al centro dell’appalto.
«Siamo dunque alle battute finali di questo processo», commenta Testa, «per cui non resta che attendere gli ultimi giorni per poi assistere all’avvio delle operazioni che consentiranno al porto di Pescara di tornare operativo, come chiedono da tempo la marineria e tutti gli operatori. Un traguardo, direi, per la città intera e non possiamo che ringraziare il governo e la Regione Abruzzo, che hanno finanziato l’intervento, e il ministero delle Infrastrutture e il Provveditorato che hanno portato avanti la procedura. Una volta definito il cronoprogramma, cioè la scaletta dell’intervento, si dovrà verificare se la compagnia Snav, che collegava la nostra città alla costa croata, è interessata a riattivare la linea da e per Pescara e se ci sono le condizioni per farlo».
«Il dragaggio del porto», dice l’associazione Armatori, «si farà, anche se non è ancora arrivato il momento di dire con esattezza quando cominceranno i lavori. C’è la certezza, però, che i lavori saranno eseguiti. Alla luce di ciò va fatta una considerazione ulteriore. E cioè: i 200 mila metri cubi previsti nel bando del provveditorato alle Opere pubbliche non sono sufficienti a creare fondali idonei per tutte le imbarcazioni, che avranno difficoltà ad avvicinarsi alle colonnine dell’acqua e al distributore di carburante».
Gli armatori chiedono: «Prima del dragaggio vanno create e attivate le colonnine per l'erogazione dell’acqua e della corrente elettrica sulla banchina sud, tenendo conto che la Provincia di Pescara ha già stanziato 7 mila euro. Chiediamo poi che le istituzioni locali si facciano carico dei costi di bunkeraggio al molo di levante o all’altezza del ponte del Mare, banchina sud».
Capitolo cassa integrazione: «Per il 2012», dicono gli armatori, «sono state corrisposte dall’Inps solo le somme di 13 settimane a partire dal 5 luglio e mancano ancora tutte le mensilità da gennaio a luglio e da ottobre a dicembre. C’è da capire, inoltre, se saremo ammessi alla cassa integrazione anche per il 2013, come è opportuno considerate le condizioni attuali del porto e la nostra attuale inattività. Va ricordato, infine, che a causa del mancato lavoro le nostre famiglie continuano a vivere una situazione di enorme difficoltà economica, nonostante molte persone pensino che in questi mesi si sia verificata una pioggia di soldi a nostro favore. Non è così».©RIPRODUZIONE RISERVATA