E c’è chi pedala sulla Linea Gustav
Oltre 120 chilometri tra le province di Chieti e l’Aquila, coinvolti venti Comuni
TORINO DI SANGRO . Un tragitto di 120 chilometri attraverso le province di Chieti e L’Aquila, da percorrere in bici o a piedi, con tappe tra i 15 e i 30 chilometri: è il progetto “Sulla Linea Gustav. Il cammino della memoria”, proposta turistica della cooperativa Terracoste di Torino di Sangro, che gestisce la riserva della Lecceta. Il percorso per ora interessa 20 Comuni abruzzesi, dove sono state sistemate le prime indicazioni e una serie di totem informativi. In cantiere c’è però l’idea di superare i confini regionali. La Linea Gustav, infatti, era l’asse di difesa disegnato alla fine del 1943 dall’esercito di occupazione nazista per contrastare la risalita degli alleati lungo la penisola. Congiunge l’Adriatico al Tirreno partendo dalla foce del Sangro, e attraversa Abruzzo e Lazio oltre a piccoli tratti di Molise e Campania. «L’idea è nata da una prima escursione fatta nel 2013 in mountain bike da cinque ragazzi dell’associazione Winter Line: Giammaria D’Alonzo, Andrea e Nicola Ranali, Ivan Staniscia e Sergio Trevisan», spiega Cristina Cannone, vicepresidente di Terracoste, «allora si trattava del 70° anniversario della battaglia del Sangro. In seguito il percorso è stato testato a piedi e l’idea è stata fatta propria dalla cooperativa che l’ha proposta alla Regione, da cui ha ricevuto fondi destinati all’incentivazione e allo sviluppo dei servizi turistici». «Il tratto tra la nostra riserva e quella di Serranella», aggiunge il direttore della Lecceta Andrea Natale, «è già molto conosciuto ed è stato utilizzato per eventi di promozione». Con i primi finanziamenti sono state stampate le mappe e un pacchetto di guide che sarà distribuito ai Comuni che hanno aderito. Un secondo lotto sarà messo in vendita, tramite il sito o librerie della zona. «Nel volume si trovano le tappe che formano il cammino, con schede per ogni paese, sia con notizie storiche relative ai fatti del ’43 sia in generale sul territorio», spiega Paola Natale, consigliera della cooperativa, «per le informazioni pratiche come il mangiare e il dormire rimandiamo invece al sito, sia perché sono cose suscettibili di cambiamenti rapidi, sia perché stiamo ancora lavorando alle convenzioni con le attività commerciali». A curare il web (www.sullalineagustav.it) e la grafica sono Graziano De Crescenzo e Andrea Marzii. «Sito e cartografia interattiva sono pensati per essere fruiti in mobilità», dice De Crescenzo, «ci sono informazioni sui posti attraversati, si possono scaricare le tracce gps e fare tour virtuali, come ad esempio il castello di Celano o il borgo di Gessopalena, per chi non ha la possibilità di allungare il percorso». Sul logo campeggia una ginestra. «Fiore che caratterizza il territorio ed è simbolo di resistenza per la capacità che ha di crescere anche in condizioni non ottimali», ricorda Marzii, «al giallo del fiore viene unito il blu, colore della Brigata Majella, contornato da un filo spinato che termina con una linea dinamica che simboleggia il percorso». In programma c’è poi la realizzazione di un “passaporto del viaggiatore” sul modello di quello utilizzato in altri cammini, come quello più celebre di Santiago di Compostela. «Come Comune siamo felici che l’idea sia nata a Torino di Sangro», dichiara la sindaca Silvana Priori, «l’abbiamo sostenuta partecipando alle manifestazioni e abbiamo spinto la Provincia a collegarla alla Via Verde della costa come uno dei percorsi “a pettine” che porta verso l’Abruzzo interno».
Andrea Rapino
©RIPRODUZIONE RISERVATA.
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