E L’inps lancia “Contaci”, l’app che aiuta i giovani 

Darà consigli previdenziali, partirà già a ottobre e andrà avanti per tutto il 2025 Fava, presidente dell’Istituto: l’obiettivo è un sistema pensionistico sostenibile

PESCARA. I conti non tornano. In Italia ci sono 10,4 milioni di giovani tra i 18 e i 34 anni e quelli che lavorano sono circa 7 milioni, di cui l’80% presenta contributi stabili nell’ultimo anno. I restanti, circa 3,5 milioni, hanno una contribuzione frammentata o non pagano affatto i contributi perché non lavorano.
«Per questo motivo abbiamo messo a punto un “Progetto Giovani” che partirà a ottobre di quest’anno e andrà avanti per tutto il 2025 per avvicinare i giovani al mondo della previdenza». Così risponde Gabriele Fava, presidente dell’Inps, al giornalista Luca Telese che lo intervista sul palco dell’Abruzzo Economy Summit.
Questo progetto si articolerà in diverse azioni integrate rivolte ai ragazzi dei vari gradi di istruzione, ai giovani lavoratori, ai precari, ai Neet ma anche a chi lavora in modo non regolare e alle donne che hanno lasciato il lavoro. L'Inps sarà presente nelle fiere di orientamento al lavoro: con un road show nelle principali città con un truck dotato di uno sportello mobile; nelle scuole e nelle università creerà podcast informativi, video tutorial, e promuoverà una campagna di comunicazione tramite i social network e un’app denominata "Contaci", «con l’obiettivo di dimostrare ai giovani che avranno una pensione pubblica e che l'importo della stessa dipenderà dal loro percorso lavorativo», dice Fava.
NIENTE POLITICA
Il tema chiave dell’intervista è chiaro: se vogliamo arrivare a un sistema pensionistico sostenibile occorre aumentare la base delle persone occupate, altrimenti, come si diceva poc’anzi, i conti non tornano, anche se quelli attuali sono in equilibrio, sottolinea Fava, che dribbla la domanda “politica” di Telese sulle prospettive di flessibilità pensionistiche e le scelte del Governo Meloni.
Torniamo alle innovazioni. L’Inps è attualmente una delle organizzazioni più all’avanguardia nell’uso delle nuove tecnologie e anche nell’utilizzo dell’Intelligenza artificiale, in particolare quella Generativa, che ha consentito la realizzazione di assistenti virtuali avanzati per rispondere in modo rapido e puntuale alle esigenze dell’utenza, riducendo così i tempi di attesa e semplificando l’accesso, tra cui l’Assegno unico universale, il Supporto formazione lavoro e la Cassa Integrazione.
POTENZA DELL’AI
«L’importanza della tecnologia è confermata anche dal fatto che negli ultimi 12 mesi oltre due milioni di cittadini attraverso il sito dell’Inps hanno utilizzato l’Intelligenza artificiale senza saperlo con il Consulente digitale delle pensioni», rimarca Fava, «un servizio realizzato nell’ambito dei progetti del Pnrr, attraverso cui i pensionati, in maniera semplice, possono verificare se hanno diritto o meno a prestazioni “integrative” in base alla propria specifica situazione. Anche l’AI», conclude, «ci aiuterà molto nei prossimi anni per rimodulare e personalizzare i servizi e le prestazioni Inps sul ciclo della vita dei cittadini nell’ottica del welfare generativo». (l.c.)
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