PESCARA
E' la festa dei 95 anni di padre Guglielmo, 68 di sacerdozio e 400 gruppi di preghiera
E' uno dei figli spirituali di San Pio. Folla prevista nella consueta messa del mattino nella Basilica della Madonna dei Sette Dolori
PESCARA. E' fra i frati cappuccini più carismatici d'Abruzzo ed uno degli ultimi figli spirituali di San Pio da Pietrelcina: padre Guglielmo Alimonti che giovedì 18 festeggia 95 anni di vita, in gran parte spesa nella missione sacerdotale. Nel suo percorso ha fondato ed è seguito da 400 gruppi di preghiera.
Vive ed opera, da molti anni, nel santuario della Madonna dei Sette Dolori a Pescara dove celebra la messa, ogni mattina alle 6, e la basilica è sempre piena di fedeli che si svegliano prestissimo per poter partecipare alla celebrazione liturgica ed arrivano anche da altre città e paesi abruzzesi. E domani, giovedì, si prevede che sarà ancora più affollata del solito con tutti i fedeli che vorranno dimostrare il loro affetto.
Padre Guglielmo Alimonti nasce a Guardiagrele il 17 ottobre del 1929 con il nome di Alessandro da Nicolangelo e Gentile Salvatore. Quarto di sette figli cresce in una famiglia operosa e timorata di Dio. La madre, terziaria francescana, lo educa all’amore di San Francesco. Ogni sera in casa recitano tutti insieme il santo rosario. Sin da piccolo frequenta il Convento dei Cappuccini dove è solerte chierichetto, servendo tre messe ogni mattina, e coltivando la passione per la lettura e per la musica.
Manifesta la sua profonda religiosità organizzando gli altri bambini in processioni, celebrazioni religiose e altri giochi a carattere devozionale. Durante la seconda guerra mondiale spesso Alessandro trova rifugio sui monti e nelle nascoste grotte e, in quei tragici giorni, mette a repentaglio la sua giovane vita per liberare la sorellina - catturata dai soldati tedeschi, insieme ad altre famiglie guardiesi e destinata con loro alla deportazione – o per rifornire di cibo gli uomini che si erano rifugiati sulla montagna per sfuggire alla cattura.
Il percorso del religioso inizia il 18 novembre del 1944 quando, maturata la vocazione, arriva al seminario cappuccino di Sulmona dove diventa sacerdote tra i frati Minori Cappuccini. Quindi la vestizione il 23 ottobre 1948, la professione temporanea il 24 ottobre 1949, la professione perpetua il 21 novembre 1953, fino a essere ordinato sacerdote il 25 luglio del 1956 quando doveva compiere 26 anni.
Da religioso, prende il nome di Guglielmo, in onore di Guglielmo Massaia, missionario in Africa. Dopo diversi anni trascorsi con incarichi pastorali di assistenza spirituale agli operai delle fabbriche e all’Ordine Francescano Secolare, è l’incontro con Padre Pio che cambia la sua vita.
È lo stesso Padre Pio a indicargli la sede della missione a Pescara: «Stai lì e prega per me». E nel 1977 padre Guglielmo inizia la sua testimonianza su Padre Pio e comincia a fondare i primi Gruppi di Preghiera di Padre Pio. Ne fonda circa 400 e a Pescara, al convento dei Frati Cappuccini si stabilisce il Centro regionale dei gruppi di preghiera di Padre Pio.
Fulcro di questa intensa attività di preghiera rimane la basilica della madonna dei Sette Dolori dove da decenni Padre Guglielmo celebra la seguitissima messa delle sei del mattino. Ha scritto anche diversi libri, alcuni su San Pio da Pietrelcina, e ha anche composto canti dedicati a San Francesco, Santa Chiara e San Pio.