E piazza Sacro Cuore è poco sicura

I commercianti: «La notte abbiamo paura a passeggiare, i turisti fuggono»

PESCARA. Gli homeless, i clochard, ovvero i senza dimora. È questo il problema che avvertono i commercianti di piazza Sacro Cuore, la prima piazza che s’incontra, se si esclude piazza della Repubblica, una volta partiti dalla stazione ferroviaria, diretti verso il mare. Piazza Sacro Cuore non è un punto di ritrovo per i cittadini.

Dunque, una delle cartoline della città. Nel mirino degli esercenti, dopo le proteste di piazza Salotto in riferimento all’arredo urbano, ancora il centro della città, secondo alcuni lasciato nel degrado.

«A volte succede», fa notare Francesca Della Festa titolare di "Porcellane e dintorni", «come è successo qualche sera fa di incontrare, a un angolo della piazza, un assembramento di extracomunitari. Direi che, per una donna sola, all’imbrunire qualche timore sia legittimo».

Un problema che non è avvertito dalla pizzeria a fianco, il "Paradiso delle pizze", da dove mettono in rilievo: «I cosiddetti barboni non creano nessun problema. Persone che, tra l’altro, ormai conosciamo». Poco più in là, non è di quest’avviso Patrizio Faliero titolare del bar "G.Time". «A mio avviso», precisa il gestore del locale, «si dovrebbero controllare di più queste persone che stabilmente si soffermano in piazza. Anche perché», riflette, «ho l’impressione che i turisti da questa città stiano fuggendo».

La pulizia, in generale, riscontra i favori di chi sulla piazza lavora. Anche se, a dire di qualcuno, per molti aspetti sembra essere una fatica di Sisifo. «Da qualche anno», dice uno dei due edicolanti, «la pulizia sembra davvero migliorata. Il problema però è la notte». Infatti», racconta, «quattro, cinque volte a settimana, puntualmente al mattino, mi vedo costretto a pulire la saracinesca posteriore del chiosco, poiché qualcuno sistematicamente lo sporca con i propri bisogni». Gli fa eco il collega distante solo qualche metro, Claudio Crocetti, da circa un mese al lavoro sulla piazza. «Ho notato che Attiva, l’azienda che si occupa dei rifiuti urbani, viene a pulire la mattina presto. Ma poco dopo i presenti ricominciano a sporcare e pertanto la sporcizia rimane per tutto il giorno». «Rimarcherei, però», aggiunge, «che quella della presenza dei senzatetto in piazza è una situazione con la quale si convive». Un’opinione analoga da Bulgarini, un negozio della piazza gestito da Antonella Colitti. «Dobbiamo capire che Pescara è una grande città e che dunque la presenza di un certo numero di queste presenze fisse è fisiologico. L’attività di pulizia è ottima», conclude. Di un degrado più generale parla poi il consigliere regionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo, mentre acquista un giornale. «Il punto non è quello di togliere le panchine da questa piazza, come si decise anni fa, quanto invece lo stato dell’arte di tutto il centro. Senza fare demagogia, possiamo dire che manca attenzione. Anche su questa piazza, che è il biglietto da visita della città».

Vito De Luca

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