E’ scontro anche sui bungalow in spiaggia

Alle 19 riunione di maggioranza su targhe alterne e Piano demaniale marittimo, coalizione spaccata

PESCARA. La riunione di maggioranza, convocata dal sindaco Alessandrini per stasera, alle 19, in Comune si preannuncia di fuoco. Verranno affrontati due argomenti su cui la coalizione è fortemente divisa: le targhe alterne e il Piano demaniale marittimo, più conosciuto come Piano spiaggia.

Questo documento sta suscitando un vespaio di polemiche, perché contiene norme rivoluzionarie, come ad esempio la possibilità per gli stabilimenti di ampliarsi fino ad un massimo del 30 per cento e di poter prevedere attività alberghiere. Si tratta, in realta, delle norme contenute nel Piano demaniale regionale che la giunta ha provveduto a recepire, il 9 dicembre scorso, in una delibera. Delibera, ora all’esame della commissione Grandi infrastrutture, che dovrebbe approdare in consiglio comunale entro la fine del mese.

Ma le contestazioni crescono di giorno in giorno e i consiglieri sono divisi persino sulla possibilità o meno di emendare la delibera. C’è chi sostiene che possa essere modificata e chi no, per il fatto che è un mero recepimento del Piano regionale. Fatto sta che il dissenso aumenta.

Sono soprattutto quattro i punti contestati. Innanzitutto, la norma che cancella i divieti, ora presenti nel vecchio Piano, per le recinzioni degli stabilimenti. Poi, la possibilità che viene offerta ai concessionari di poter ampliare le loro strutture fino ad un massimo del 30 per cento degli attuali volumi.

Un altro punto molto discusso è quello che consente di realizzare negli stabilimenti strutture ricettive, cioè attività alberghiere, trasformando ad esempio le cabine in bungalow. Sta suscitando forti critiche, inoltre, la norma che eliminerebbe l’obbligo di smantellare strutture mobili a fine stagione. In sostanza queste strutture, come ad esempio gli scheletri delle palme, potranno rimanere sulle spiagge anche in inverno per tutta la durata delle concessioni, cioè per sei anni.

Ieri, in proposito, l’ex consigliere regionale di Rifondazione comunista Maurizio Acerbo ha invitato Sel, che fa parte della maggioranza, a contestare il Piano. «Sel ricordi cosa dichiarava nel 2013 e, quindi, si opponga sul serio», ha detto, «il terrificante Piano spiaggia, approvato dalla giunta, prevede non solo l’aumento del 30 per cento dei volumi, ma anche altre schifezze che darebbero il colpo di grazia alla poca vista mare rimasta ancora a Pescara».(a.ben.)

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